• it Italiano
  • Chi siamo
    • Think Tank
    • Board
  • Siti Amici
    • Afrofocus
    • Orsam
    • CNR
    • Revue Conflits
    • L’Opinione
    • Friedman Institute
    • IF Magazine
    • Festival Nazionale
    • Osce
    • Wikiamericas
    • Oltrepanto
    • European Parliament
sabato, Aprile 1, 2023
NEWSLETTER
Il Nodo di Gordio
  • BREAKING NEWS
  • GLOBAL GORDIAN OUTLOOK
  • DIALOGHI MEDITERRANEI
  • EVENTI
  • SALA STAMPA
  • PUBBLICAZIONI
    • RIVISTA
    • PAPER
    • MONOGRAFIE
No Result
View All Result
  • BREAKING NEWS
  • GLOBAL GORDIAN OUTLOOK
  • DIALOGHI MEDITERRANEI
  • EVENTI
  • SALA STAMPA
  • PUBBLICAZIONI
    • RIVISTA
    • PAPER
    • MONOGRAFIE
Il Nodo di Gordio
Home Breaking News

La spesa militare mondiale nel 2018 in crescita per il secondo anno consecutivo

by Elvio Rotondo
24 Giugno 2019
0
SHARES
215
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su Linkedin

sipri year book

Secondo alcune stime, nel 2018, la spesa militare mondiale sarebbe stata di 1.822 miliardi di dollari, pari al 2,1% del prodotto interno lordo mondiale (PIL). La spesa totale sarebbe cresciuta per il secondo anno consecutivoe avrebbe superato per la prima volta 1,8 trilioni di dollari; superiore del 2,6 per cento a quella del 2017 e del 5,4 per cento del 2009.

Nello Yearbook 2019 di SIPRI(Stockholm International Peace Researce Institute), viene riportato che la crescita della spesa totale nel 2018 è stata in gran parte influenzata dai modelli di spesa nelle Americhe, in Asia e in Oceania, in particolare dai forti aumenti delle spese militari da parte degli Stati Uniti e della Cina. In Europa, la spesa è cresciuta dell’1,4 per cento, principalmente a causa dell’aumento delle spese nell’Europa occidentale.

La spesa militare è diminuita in Africa dell’8,4%. SIPRI non può fornire una stima della spesa totale in Medio Oriente, ma la spesa militare combinata degli 11 paesi mediorientali sarebbe diminuita dell’1,9 per cento.

La spesa militare in percentuale del PIL – è scesa tra il 2017 e il 2018 in tutte le regioni tranne l’Europa, dove c’è stata una spinta da parte degli Stati membri della NATO per raggiungere il livello di spesa previsto dalle linee guida del 2,0 per cento del PIL, entro il 2024. Alcuni paesi dell’Europa centrale e orientale hanno aumentato notevolmente le loro spese militari nel 2018. La spesa della Polonia è aumentata dell’8,9% nel 2018 pari a 11,6 miliardi di dollari, mentre le spese dell’Ucraina sono aumentate del 21% pari a 4,8 miliardi di dollari. Anche le spese di Bulgaria, Lettonia, Lituania e Romania sono cresciute (dal 18 al 24%) nel 2018.

In media, gli Stati delle Americhe avevano il più basso onere militare nel 2018, dell’1,4 per cento del PIL; questa percentuale sale in media all’1,6 per cento in Europa, all’1,7 per cento in Africa, in Asia e in Oceania e al 4,4 per cento nei paesi del Medio Oriente.

Nel 2018, i cinque Paesi con la maggiore spesa militare sono Stati Uniti, Cina, Arabia Saudita, India e Francia che insieme coprono il 60% della spesa militare globale.

Gli Stati Uniti hanno aumentato le proprie spese militari per la prima volta in sette anni, raggiungendo i 649 miliardi di dollari nel 2018. La spesa degli Stati Uniti ha rappresentato il 36% delle spese militari mondiali ed è stata 2,6 volte superiore a quella della Cina. Sempre secondo SIPRI, l’aumento della spesa militare statunitense può essere attribuito a due fattori: un aumento del 2,4% degli stipendi del personale militare; e l’implementazione di grandi e costosi programmi di acquisizione di armi convenzionali e nucleari.

La Cina avrebbe stanziato 250 miliardi di dollari per le sue forze armate nel 2018. Ciò rappresenta un aumento del 5,0% rispetto al 2017 e un aumento dell’83% dal 2009. Questo è stato il 24° anno consecutivo di aumento della spesa militare cinese, di quasi 10 volte superiore a quella del 1994 rappresentando il 14% della spesa militare mondiale. (Nel 2017 la Cina aveva stanziato circa 228 miliardi di dollari per le forze armate, con un aumento del 5,6 per cento rispetto al 2016).La spesa militare cinese è approssimativamente legata alla crescita economica del paese, che nel 2018 è rallentata toccando il livello più basso in 28 anni. Pertanto, nei prossimi anni si prevede una crescita della spesa militare più lenta.

L’Arabia Saudita ha speso l’8,8 per cento del PIL nel 2018. L’India con 66,5 miliardi di dollari e la Francia con 63,8 miliardi di dollari sono stati il quarto e il quinto paese a spendere di più al mondo nel 2018.

La spesa militare della Russia (61,4 miliardi di dollari nel 2018) è diminuita del 22% rispetto al 2016, ponendosi alla sesta posizione, al di fuori dei primi cinque per la prima volta dal 2006. I tre maggiori aumenti relativi per le spese militari tra il 2017 e il 2018 sono stati attribuiti al Burkina Faso (52%), alla Giamaica (40%) e all’Armenia (33%), mentre le tre maggiori diminuzioni sono state del Sud Sudan (50%), Sudan (49 per cento) e il Benin (28%).

Per quanto riguarda l’Italia, con una spesa pari al 1,15% del PIL si piazza all’11^ posizione, ma resta ancora lontana dall’obiettivo del 2% indicato dalla NATO, nel 2014.

 

Elvio Rotondo

Country Analyst del think tank “Il Nodo di Gordio”

 

Tags: 2018cinaRussiaSIPRIspesa militareStati Uniti
Elvio Rotondo

Elvio Rotondo

Nato a Cassino il 16 dicembre 1961, militare in congedo, laureato in scienze organizzative e gestionali presso l’Università degli studi La Tuscia di Viterbo, si è arruolato nell’Esercito Italiano nel 1978 prestando servizio in diversi reparti sul territorio nazionale. Nel corso della carriera militare si è occupato prevalentemente di Guerra Elettronica, di Intelligence e di Cooperazione Civile-Militare. Ha prestato servizio inoltre presso l’Ambasciata d’Italia di Seoul (Ufficio dell’Addetto Militare) e in ambito multinazionale presso il Multinational Cimic Group. Tra i molti corsi previsti per il proprio incarico, ha frequentato: NATO Intelligence Course, NATO Open Source Intel Course, NATO Intel Analyst Course, NATO Tactical CIMIC Course. È conoscitore della lingua inglese, russa, persiano farsi. In ambito internazionale ha preso parte alle operazioni NATO nei Balcani. Nel 2014 è stato collocato nella riserva. Collabora con il Think Tank Il Nodo di Gordio dal 2013 in qualità di Country Analyst. Autore del Blog 38esimoparallelo.com. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su: “Il Giornale.it. “Affari Internazionali”; “Geopolitical Review”; “L’Opinione”; “Geopolitica.info”; “Analisi Difesa”.

Articoli Correlati

Dialogo tra Marcello Veneziani e Daniele Lazzeri
Breaking News

Dialogo tra Marcello Veneziani e Daniele Lazzeri

11 Marzo 2023
Perché potremmo vedere presto la guerra nucleare in Europa
Breaking News

Perché potremmo vedere presto la guerra nucleare in Europa

9 Marzo 2023
Il Ministro in ginocchio e i nostalgici della Repubblica delle Banane
Breaking News

Il Ministro in ginocchio e i nostalgici della Repubblica delle Banane

31 Ottobre 2022
STOCCATE:                                        Mamma mia che impressione!
Breaking News

STOCCATE: Mamma mia che impressione!

29 Ottobre 2022
Festival nazionale della sicurezza sul lavoro – Rassegna stampa
Breaking News

Festival nazionale della sicurezza sul lavoro – Rassegna stampa

26 Ottobre 2022
STOCCATE:                                               Ed ecco, o signori, come parla la verità! Siete contenti?
Breaking News

STOCCATE: Ed ecco, o signori, come parla la verità! Siete contenti?

20 Ottobre 2022
Next Post
Il Ministro degli Affari Esteri degli Emirati Arabi Uniti a Roma

Il Ministro degli Affari Esteri degli Emirati Arabi Uniti a Roma

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I agree to the Terms & Conditions and Privacy Policy.

Ultime News

Dialogo tra Marcello Veneziani e Daniele Lazzeri
Breaking News

Dialogo tra Marcello Veneziani e Daniele Lazzeri

by Redazione
11 Marzo 2023
0

https://youtu.be/K1HYPoxRclU Dialogo tra Marcello Veneziani e Daniele Lazzeri: SCONTENTI Perché non ci piace il mondo in cui viviamo (Marsilio Editore)....

Perché potremmo vedere presto la guerra nucleare in Europa

Perché potremmo vedere presto la guerra nucleare in Europa

9 Marzo 2023
Il Nodo di Gordio, dialogo tra Schmitt e Jünger – Rassegna stampa

Il Nodo di Gordio, dialogo tra Schmitt e Jünger – Rassegna stampa

28 Febbraio 2023
“Il Nodo di Gordio”, Junger e Schmitt raccontano il rapporto tra Occidente e Oriente – Il Giornale 28.02.2023

“Il Nodo di Gordio”, Junger e Schmitt raccontano il rapporto tra Occidente e Oriente – Il Giornale 28.02.2023

28 Febbraio 2023
Guerra tra Russia e Ucraina: un anno di occasioni perse dall’Unione europea – Il Nordest Quotidiano 24.02.2023

Guerra tra Russia e Ucraina: un anno di occasioni perse dall’Unione europea – Il Nordest Quotidiano 24.02.2023

25 Febbraio 2023
War Room di Enrico Cisnetto con Marco Ansaldo, Carlo Marsili e Ugo Tramballi – 16.02.2023

War Room di Enrico Cisnetto con Marco Ansaldo, Carlo Marsili e Ugo Tramballi – 16.02.2023

17 Febbraio 2023
Il Nodo di Gordio

Newsletter

LE PIU IMPORTANTI NOTIZIE DI GEOPOLITICA E GLI EVENTI MONDIALI

Iscriviti alla nostra mailing list e riceverai tutti gli aggiornamenti

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Categorie

Il Nodo di Gordio

  • Disclaimer
  • Abbonamento
  • Termini d’uso
  • Board
  • Abbonamento
  • Contattaci

Chi siamo

Il "Nodo di Gordio" è un think tank di geopolitica ed economia internazionale, promosso da una équipe di diplomatici, docenti universitari, giornalisti ed analisti in numerose discipline (geopolitica, storia, economia, finanza, politica estera, studi militari, letteratura, arte, marketing, comunicazione e gestione della rete internet)

© 2020 - Nodo di Gordio - Privacy Policy | Cookie Policy

No Result
View All Result
  • BREAKING NEWS
  • GLOBAL GORDIAN OUTLOOK
  • DIALOGHI MEDITERRANEI
  • EVENTI
  • SALA STAMPA
  • ABBONAMENTO
  • CHI SIAMO
    • THINK TANK
    • BOARD
    • ABBONAMENTO
  • PUBBLICAZIONI
    • RIVISTA
    • PAPER
    • MONOGRAFIE
  • NEWSLETTER
  • Italiano

© 2020 - Nodo di Gordio - Privacy Policy | Cookie Policy

This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our Privacy and Cookie Policy.