L’Estate libanese è stata caratterizzata da una protesta sostanzialmente pacifica che ha, però, portato ripetutamente il “Paese dei Cedri” alla ribalta delle cronache internazionali. Una protesta questa che, sebbene non abbia le caratteristiche di una vera e propria “Rivoluzione Colorata”, ha allarmato molti esperti e analisti del settore. Soprattutto, i più allarmati sono i cittadini libanesi che temono una escalation simile a quanto accaduto in altri stati a seguito delle varie “Primavere Arabe”. E’ risaputo, infatti, che il Libano stia affrontando, da più di un anno, una profonda crisi politico-economico-sociale che vede principalmente contrapposti i due schieramenti che si contendono il potere da circa un decennio. Ovvero, la coalizione “8 Marzo”, guidata da Amal ed Hezbollah e quella denominata “14 Marzo” fortemente anti-siriana e attualmente al governo. [da “You Stink” di Federico Prizzi]
I contributi:
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You Stink di Federico Prizzi
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Il vaso di Pandora libanese di Andrea Marcigliano
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Beirut ritorna capitale finanziaria di Augusto Grandi
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