Oggi, 31 dicembre 2020, le prime molecole di gas hanno raggiunto la Grecia, la Bulgaria e, successivamente, l’Italia attraverso il punto di interconnessione tra TAP e la rete nazionale Snam a Melendugno.
Sono trascorsi pochi mesi dal XVII workshop annuale del think tank “Il Nodo di Gordio” a Montagnaga di Piné. Proprio in quell’occasione, Davide Maria Sempio, Responsabile Relazioni Esterne TAP Italia, aveva illustrato il tracciamento dei progressi e dello stato di avanzamento dei lavori:
“Il cantiere è ormai praticamente completato, rimane molto poco da fare. Lungo gli otto chilometri di gasdotto abbiamo completato tutte le attività propedeutiche alla messa in funzione. I lavori sono vicini ad essere completati, la nostra tabella di marcia segna il 96%”.
TAP ha fatto molta strada, il cammino è stato lungo e insidioso. Tutto ebbe inizio il 1° gennaio 2003 con l’esecuzione dello studio di prefattibilità. Il 1° gennaio 2006 l’indagine condotta dalla ex EGL svizzera (attuale Axpo) conferma la fattibilità tecnica, economica e ambientale del progetto. Il 13 marzo 2007 nasce TAP AG. Tra gli anni 2008 e 2014 TAP entra nella fase di progettazione ingegneristica. Nel maggio 2016 la cerimonia di avvio dei lavori di TAP a Salonicco. Nel febbraio 2018 TAP completa i 2/3 del gasdotto, e, oggi, possiamo registrare la prima erogazione di gas in Italia.
Questa è una giornata storica per l’intero settore energetico europeo ma, soprattutto, per l’Italia. Il futuro inizia ad essere sempre più delineato: diventare una sorta di hub del Mediterraneo per la trasmissione dell’energia ponendosi come ponte sia verso l’est Europeo, sia collegandosi ai vari progetti delle rinnovabili che nasceranno in Africa. TAP è finalmente parte integrante della rete di distribuzione del gas del continente e contribuisce significativamente alla transizione energetica in atto.
In tutto questo percorso, TAP ha applicato una politica zero-harm imperniata sulla priorità della sicurezza. Valori e Codice Etico riaffermano l’impegno alla salvaguardia dell’ambiente, alla sicurezza e al benessere delle comunità che risiedono lungo il tracciato.
L’impegno di TAP per il futuro spazia dal ruolo svolto nell’apertura del Corridoio Meridionale del Gas in Europa, a garanzia della sicurezza energetica del Vecchio Continente negli anni a venire, al contributo allo sviluppo dei Paesi attraversati e delle popolazioni che si trovano lungo il tracciato.
Con il calo costante delle produzioni nazionali di gas in Europa, il gasdotto concorrerà a garantire il soddisfacimento dei fabbisogni energetici del continente, movimentando risorse da una nuova fonte di approvvigionamento e, quale combustibile fossile più pulito, aiuterà l’Unione Europea a centrare l’obiettivo di riduzione delle emissioni.
TAP è tutto questo, e non solo. E, noi, non potevamo non credere e sostenere un progetto che costituisce una pietra miliare per il mercato energetico europeo.
Luigi Capogrosso
Chief press & Information officer del think tank “Il Nodo di Gordio”