Pound e Pasolini. Due giganti della letteratura. Diversi, diversissimi fra loro… eppure con più punti di contatto, di incontro (e scontro) di quanto comunemente credano anche i, cosiddetti, addetti ai lavori.
Pasolini è il poeta italiano del ‘900 più vicino, stilisticamente, a quello che Montale, con rispetto e affetto, chiamò “Zio Ez”. Ma Montale seguiva, per lo più, altri percorsi. Mentre Pasolini riprende da Pound la potenza evocativa e immaginifica del linguaggio. La vocazione “metapolitica” della poesia. Che non è, come si diceva un tempo, “lanciare messaggi sociali”. A Pasolini, come a Pound non interessava. Altro faceva Pound, evocando in immagini i mostri, come l’usura, che corrodono il mondo moderno.
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