Dalla Catalogna all’Irlanda del Nord, dal Caucaso all’Africa, la voglia di autonomia e di indipendenza pare dilagare. Pacificamente, in pochi casi. Con forti tensioni molto più spesso. L’Italia, mosaico di popoli, può quindi diventare il modello di riferimento mondiale per la convivenza tra spinte autonomiste e rigidità centraliste. Partendo dagli esempi virtuosi messi in atto da tempo e che hanno trasformato alcune realtà autonome in poli di eccellenza. Come il Trentino Alto Adige. E non a caso Trento è stata scelta per ospitare – Venerdì 7 ottobre, dalle ore 18 alle 20.30 presso la sala Falconetto di via Belenzani – un convegno sulle autonomie in occasione della presentazione del volume di studi internazionale “Terre degli Argonauti: l’autonomia del Trentino Alto Adige come modello per la convivenza tra i popoli” (Edizioni Il Nodo di Gordio-Vox Populi, con il contributo del Ministero degli Esteri italiano ed il patrocinio della Regione TAA. 30 Autori, pp. 288 – Euro 25,00).
Tra i relatori figurano l’Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaijan in Italia, Mammad Ahmadzada, il Consigliere di Legazione del Ministero degli Esteri, Fernando Pallini Oneto di San Lorenzo, il Presidente emerito dell’Associazione parlamentare dell’Osce, Riccardo Migliori, l’Ambasciatore Giulio Prigioni, il giornalista del “Sole 24 Ore” Augusto Grandi e lo scrittore Andrea Marcigliano, oltre a rappresentati delle Istituzioni locali.
Sarà l’occasione per confrontare i modelli italiani di autonomia delle Regioni e Province a Statuto speciale, con le richieste di autonomia che provengono da altri territori italiani. E con le esperienze ed i problemi internazionali. Nella consapevolezza che il rispetto delle tradizioni, della cultura, della lingua di ogni territorio sono alla base della convivenza pacifica. Mentre le imposizioni dall’esterno, la negazione della storia di ciascun popolo rappresentano il brodo di coltura ideale per lo sviluppo di tensioni, di frustrazioni, di rabbia più o meno repressa. Da Trento può partire un dialogo in grado di coinvolgere Paesi lontani.
In un momento di acceso dibattito sul valore dell’Autonomia e con l’approssimarsi del Referendum costituzionale, il volume mira a valorizzare il ruolo delle minoranze e l’esportabilità del modello autonomista del Trentino-Alto Adige per dirimere conflitti e tensioni in diverse aeree del Mediterraneo e del vasto continente eurasiatico (non ultimo il Nagorno Karabakh conteso tra Armenia ed Azerbaigian, oggetto della visita di Papa Francesco di domenica scorsa).
L’evento, accompagnato dai canti del Coro di montagna “Genzianella” di Roncogno, sottolinea la vocazione ormai consolidata del think tank Il Nodo di Gordio che, da anni, porta il mondo in Trentino ed il Trentino nel mondo.