A Baku, capitale dell’Azerbaigian si è tenuto, gli scorsi 2 – 3 ottobre, il IV Forum umanitario Internazionale. Al meeting annuale hanno partecipano 500 ospiti provenienti da oltre 60 paesi, tra cui capi di Stato, imprenditori, premi nobel, accademici e media leader. A fare da cornice all’evento è stato il centro culturale, Heydar Aliyev, con le sue architetture postmoderniste ed archeofuturiste d’effetto che simboleggiano la sintesi fra passato e futuro. Quindi la città stessa, con i suoi profili sontuosi e i suoi motivi ornamentali selgiuchidi associati a severe architetture di matrice classico-europea. Il Presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev ha aperto i lavori del Forum, tenendo un lungo ed articolato discorso in cui ha toccato vari punti. Esprimendo la propria con convinzione circa il fatto che le discussioni nonché gli scambi di pareri apportati al forum conseguiranno un effetto d’implementare la collaborazione umanitaria. “Noi, in Azerbaigian, – ha esordito il Presidente – prestiamo molta attenzione a questo aspetto. non è un caso che il Forum si svolga proprio in Azerbaigian. So che questo Forum, per contributo in termini di discussionisu questioni umanitarie e di analisi possiede, attualmente a livello mondiale, un ruolo esclusivo. tant’è che nei suoi confronti vi sia un crescente interesse tradottosi in un modello importante sugli scenari internazionali. noi in Azerbaigian abbiamo fatto molta attenzione agli aspetti umanitari per lo sviluppo delle relazioni tra i paesi, poiché questo ce lo impone il nostro passato storico e la nostra civiltà”.
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L’articolo completo di Ermanno Visintainer, Senior fellow de “Il Nodo di Gordio” su IRS Patrimonio —> Per l’Azerbaigian gli aspetti umanitari sono alla base delle relazioni tra Paesi