Nel 20° secolo, le agenzie di intelligence, le forze militari e le forze dell’ordine erano altamente specializzate e hanno saputo rispondere, alcune meglio di altre, a problemi nell’ambito delle rispettive aree di interesse, utilizzando ciascuna specifici approcci, competenze e risorse. Con la caduta del Muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda, si pensava, erroneamente, che il mondo sarebbe stato più pacifico, e di conseguenza, molte delle strutture di sicurezza e di difesa degli Stati sono state drasticamente ridotte per fini meramente economici. La caduta dei blocchi, con il conseguente calo “dell’influenza regionali”, l’attuale crisi finanziaria, economica e sociale, ha portato la comunità internazionale a misurarsi/fronteggiare con un gran numero di crisi, di conflitti regionali, di nuovi attori e di nuove minacce…
Da allora il mondo è cambiato radicalmente come è cambiata radicalmente la minaccia, infatti la minaccia che ci troviamo ad affrontare nel 21° secolo non è più “localizzabile, quantificabile, identificabile” ma è diventata una Minaccia Ibrida (Hybrid Threat)1 transnazionale, dinamica e mutevole, iper tecnologica nella sua semplicità, opportunista, spietata, aperta all’innovazione, ma soprattutto abile nell’aspetto finanziario, cioè capace di raccogliere e muovere risorse economiche e finanziarie da un capo all’altro del mondo difficilmente tracciabili. Per questo, al classico trittico composto da Crimine Organizzato, Terrorismo e Insorgenza, se ne è aggiunto un quarto che viene dal mondo finanziario: il Finanziamento, o meglio, le procedure poste in atto e che diventano il motore che fornisce il potere e le risorse per tutte le organizzazioni ostili.
Questo Finanziamento proviene da attività illegali quali:
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Il traffico (di esseri umani, organi, droga, rifiuti tossici, armi da fuoco, sigarette, etc.)
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Lo sfruttamento (della prostituzione, minorile, lavoro, gioco d’azzardo, etc.)
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La contraffazione (di merci, valuta, beni e servizi, etc.)
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l’ Informatica ( phishing, hackeraggio, copia di identità, etc.)
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Classiche (estorsione, sequestri di persona, etc.)
Tutte attività criminali che possono avere collegamenti diretti, secondari, o tangenziali con il terrorismo o l’insurrezione.
Molte delle minacce percepite (terrorismo, criminalità transnazionale, estremismo violento) sono sintomi o conseguenze di cause sottostanti quali povertà, conflitti etnici, conflitti religiosi, ecc., che non sono di competenza precipua delle organizzazioni militari. Per cui se si vuol contrastare efficacemente la “Minaccia Ibrida” c’è bisogno innanzitutto di comprenderne appieno la globalità e di pensare ad un uso innovativo ed armonioso delle capacità esistenti per garantire delle risposte efficaci.
La “Minaccia Ibrida” richiede un allontanamento significativo dagli approcci convenzionali, poiché nessuna forza di polizia al mondo è addestrata, equipaggiata e tecnicamente in grado di affrontare una rivolta ben organizzata e radicata… Nessuna forza militare del mondo è addestrata e tecnicamente in grado di indagare efficacemente, eliminando la criminalità transnazionale organizzata, riciclaggio di denaro e meccanismi di finanziamento e far rispettare la legge… Nessuna agenzia di intelligence è in grado di garantire una sorveglianza internazionale dei consorzi del mondo criminale, delle reti finanziarie, delle insurrezioni, e delle organizzazioni terroristiche.
Di conseguenza, nessuna singola Nazione è in grado di permettersi di vincere… Solo un approccio transnazionale armonizzato, efficace, strategico e globale è in grado di fornire lo strumento giusto per guardare dentro “Minaccia Ibrida” e di colpirne la gerarchia, le funzioni operative, logistiche ed amministrative.
Ciò significa che i Governi interessati a debellare la “Minaccia Ibrida”, specie dopo i tristi eventi di Parigi dovranno innanzitutto dotarsi di agenzie capaci di dialogare/controllare con il mondo della finanza, perseguire la ratifica delle convenzioni internazionali, unire la funzionalità di agenzie internazionali, condividere le informazioni tramite piattaforme comuni e/o tra le agenzie di intelligence, accettare delle norme di diritto comune e conseguentemente farne rispettare le regole, sfruttare le capacità militari, cioè, in sintesi: “una miscela complessa di mezzi che comprende l’orchestrazione della diplomazia, l’interazione politica, gli aiuti umanitari, le pressioni sociali, lo sviluppo economico, l’uso esperto dei media e della forza militare. “2
Giampaolo Sordini
1 “Hybrid Threat: Minaccia portata dalla combinazione varia e dinamica di forze regolari, forze irregolari, organizzazioni terroristiche, elementi criminali… o una combinazione di queste forze o elementi unificati di queste, per raggiungere degli obiettivi e poterne beneficiare reciprocamente degli effetti.” ADP 3.0: “Unified Land Operations” Army Doctrine Publication No. 3-0, Headquarters Department of the Army, Washington, DC, 10 Oct 2011.
2 NATO Countering Hybrid Threat – ACT, by Michael Miklaucic, Director of PRISM Center for Complex Operations at National Defence University 23 Sep 2011