Sono arrivati da tutto il mondo i prodotti alimentari che hanno attirato oltre duecentomila visitatori al Salone del Gusto del Lingotto Fiere di Torino. E all’Oval, che ha ospitato le delegazioni straniere, non poteva mancare lo stand dell’Azerbaijan, ponte tra Europa e Asia anche in campo alimentare. Non a caso lo stand è stato collocato proprio in un’area di confine e di contatto tra gli espositori dei due continenti.
Prodotti da collocare sull’Arca del Gusto dei cibi da tramandare a figli e nipoti, ma anche prodotti semplicemente di qualità che rappresentano un popolo che ha stretti legami con la terra. Un assaggio di quella che sarà la presenza di Baku al prossimo Expo di Milano che aprirà i battenti a primavera. Dove l’Azerbaijan potrà essere protagonista – come è stato in occasione dell’appuntamento torinese di Terra Madre – non solo dell’esposizione dei propri prodotti alimentari, ma anche dell’indispensabile confronto sul futuro dell’umanità che passa, per forza di cose, anche dal cibo e dai sistemi per produrlo. Agricoltura sostenibile, che dia spazio all’impresa famigliare come vero baluardo per la difesa delle tradizioni, dell’ambiente e pure dell’economia che non vice solo di multinazionali dell’informatica.
Maria Infantino
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