Negli ultimi periodi, con l’incremento delle attività militari della Russia e della Nato, le tensioni nella regione del Baltico sono andate sempre più acuendosi, con la neutrale Finlandia e la vicina Svezia che hanno rafforzato la loro cooperazione con l’alleanza atlantica.
Lo spazio aereo sopra il Mar Baltico è stato teatro di molti incontri ravvicinati tra aerei russi e occidentali, negli ultimi mesi, mentre le Repubbliche baltiche hanno invitato la NATO a rafforzare le difese aeree della regione. Il Presidente russo, Vladimir Putin, in visita in Finlandia il 1 luglio scorso, ha avvertito, secondo quanto riporta la Reuters, che la Russia potrebbe spostare le sue truppe vicino al confine russo-finlandese nel caso la Finlandia entrasse nella NATO.
Le forze armate finlandesi “diventerebbero parte dell’infrastruttura militare della NATO, che verrebbe a trovarsi così ai confini della Federazione russa”, ha detto Putin dopo l’incontro con il Presidente finlandese Sauli Niinistö. “Pensa che terremo le nostre truppe a 1.500 chilometri, di distanza?” La visita di Putin in Finlandia è stata la prima dopo la crisi ucraina del 2014 e giusto una settimana prima del vertice Nato di Varsavia di quest’anno.
Putin e Niinisto hanno parlato delle misure per migliorare la sicurezza, e il Presidente finlandese ha insistito sul fatto che nessun aereo militare dovrebbe sorvolare il Baltico con i dispositivi d’identificazione spenti. Putin ha dichiarato che degli aerei russi hanno effettivamente volato, a volte, con il transponder spento, ma che aerei della NATO lo hanno fatto molto più spesso. Ha detto, inoltre, che la Russia, nel corso della prossima riunione del Consiglio Russia-NATO, avrebbe intenzione di trattare argomenti come quelli di migliorare la prevenzione dei conflitti e aumentare la fiducia reciproca. La prossima riunione del Consiglio Nato-Russia avrà luogo il 13 luglio a Bruxelles, dopo il vertice dell’Alleanza a Varsavia. Al Consiglio NATO-Russia parteciperanno gli ambasciatori dei 28 Paesi membri e della Russia.
I rapporti della Finlandia con la NATO
La cooperazione si è rafforzata nel corso degli anni, da quando la Finlandia ha aderito alla Partnership della NATO per la pace nel 1994 (PfP), ed è diventata membro del Consiglio di partenariato euro-atlantico nel 1997. La Finlandia è uno dei partner più attivi della NATO e un prezioso contributore nelle operazioni e nelle missioni a guida NATO nei Balcani e in Afghanistan – è uno dei cinque paesi che ha maggiori opportunità di dialogo e di cooperazione con la NATO. Nell’attuale contesto relativo alla sicurezza, con i maggiori timori causati dalle attività russe nella regione, la NATO sta intensificando la cooperazione con la Finlandia e la Svezia nella regione del Baltico.
La Finlandia, se dovesse entrare nella NATO, potrebbe dover fronteggiare una “crisi difficile” con la Russia, anche per le note tensioni tra i due paesi a causa dell’ambizione militare della Russia nel circolo polare artico e in Ucraina. “Se la Finlandia diventasse membro permanente nella NATO e la Svezia rimanesse fuori si creerebbe una situazione strategicamente imbarazzante, lasciando la Finlandia come avamposto strategico senza contiguità territoriale con la NATO”, si legge da un estratto del rapporto riportato da Defense news, che riporta anche “la mossa potrebbe portare, inoltre, ad una grave crisi con la Russia per un periodo di tempo indefinito”.
Tuttavia, i sondaggi mostrano che la maggioranza dei finlandesi rimane contraria all’unione con la NATO, con solo un quarto dei 5,5 milioni di finlandesi a favore. Molti finlandesi sono entusiasti del rapporto con la Russia visto i numerosi avventori e turisti russi che spendono soldi in città al confine finlandese.
Le relazioni della Finlandia con la Russia
Secondo quanto riportato da foreignpolicy.com, nel corso degli ultimi 25 anni, la Russia è emersa come partner commerciale – un mercato multimiliardario per le esportazioni finlandesi come latticini e macchinari. Centinaia di migliaia di russi visitano la Finlandia ogni anno per turismo e shopping. Ma se la geografia (1.340 km di confini) ha fatto di Mosca uno dei partner commerciali più importanti di Helsinki, l’ha resa anche la più grande potenziale minaccia militare per la Finlandia.
La Finlandia, ha fatto parte dell’impero russo per oltre cento anni ed è stata invasa da Mosca dal 1939 fino al 1940, durante la guerra russo-finlandese. I timori di un’eventuale invasione (sindrome russa) ci sono ancora oggi. Dopo la caduta dell’Unione Sovietica nel 1991, la Finlandia si è affrettata a far parte dell’Unione Europea e adottare l’euro, ma è rimasta militarmente neutrale verso la NATO, mentre i vicini baltici, come Estonia, Lettonia e Lituania vi si sono uniti nel 2004. Helsinki ha velocemente potenziato i legami commerciali con Mosca che è diventata una destinazione top per le esportazioni finlandesi, e ha aumentato la sua dipendenza dall’energia russa. Ancora oggi, la Finlandia importa tutto il suo gas naturale e oltre il 90 per cento del suo petrolio e carbone dalla Russia, il che significa che circa la metà del consumo energetico del paese dipende da suo vicino orientale.
Il paese mantiene comunque alta l’attenzione, incrementando il suo arsenale militare con l’acquisizione di missili da crociera dagli Stati Uniti e cacciamine dall’Italia e mantenendo la sua forza di difesa basata sulla leva di 230.000 soldati, progettata per respingere un’invasione di terra su larga scala. Almeno al momento una membership a pieno titolo della Finlandia nella NATO appare improbabile, mentre sembra più realistica una stretta collaborazione con l’alleanza.
Elvio Rotondo
Country Analyst