La XV edizione di Lectorinfabula, European cultural festival, si è svolta a Conversano (Ba), uno dei tanti splendidi gioielli della Puglia, dal 24 al 29 settembre. Il Festival è organizzato dalla Fondazione Giuseppe Di Vagno con il patrocinio e il sostegno di Commissione europea, Consiglio d’Europa, ministero dei Beni culturali e del turismo, Regione Puglia, Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, Eurozine e Rai Radio3. Un appuntamento dedicato al confronto delle idee con una confortante partecipazione giovanile, quest’anno intitolato “La Terra vista dalla Luna”, traccia su cui si sono sviluppati dibattiti e mostre, workshop e laboratori per le scuole, proiezione di film e reading: più di cento eventi gratuiti e aperti a tutti con circa 250 ospiti tra politici, opinion leader, giornalisti, intellettuali, vignettisti.
Tra gli ospiti, anche alcuni ricercatori del Cnr. Alberto Battistelli dell’Istituto ricerca sistemi terrestri ha partecipato all’incontro su “Lo spazio al servizio dei cittadini”, con Mariella Pappalepore, Anna Sirica e Tiziana Di Simone; Luciano Anselmo, Marcello Spagnuolo, Michele Nones e Alberto Flores D’Arcais hanno parlato di “Spazio e sovranità”. Il Capo Ufficio Stampa Marco Ferrazzoli ha invece presentato il convegno su “Diritto dello spazio” con Andrea Capurso e Marco Pedrazzi. Le problematiche affrontate sono le più varie e complesse. I centinaia di satelliti che orbitano attorno alla Terra ci offrono servizi di varia natura, dalla sicurezza alla comunicazione, e l’attività legata allo spazio è segnata da continui avanzamenti tecnologici e innovazioni. Ma lo scenario, rispetto al bipolarismo Usa-Urss che aveva segnato la “Corsa alla Luna” della seconda metà del ‘900, è profondamente mutato. Oggi nuovi attori come la Cina e soggetti privati cercano di imporre il proprio ruolo nell’esplorazione spaziale e questo comporta la necessità di una nuova regolamentazione. Si pensi che la stessa bandiera americana che Neil Armstrong ha piantato sulla Luna ha un valore meramente simbolico, senza effetti giuridici, poiché l’appropriazione dei corpi celesti è vietata da un trattato firmato a Londra nel 1967, che tuttavia riconosce la proprietà privata. Un accordo oggi da riconsiderare alla luce della prospettiva di estrarre risorse, colonizzare e sfruttare i corpi celesti.
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