La ricerca spaziale e l’astrofisica impartiscono, a chi si occupa di comunicazione scientifica, una lezione di grande utilità. La storia delle missioni spaziali è infatti, in apparenza, anche la storia di una crisi, se non di un fallimento, almeno dal punto di vista industriale e finanziario: agli americani per compiere quel “piccolo passo” del 21 luglio 1969 sono serviti 15 anni di lavoro di 400 mila persone e ben 100 miliardi di dollari di finanziamenti, 800 dollari pro capite. Gli impegni colossali necessari per spingersi ancora oltre però a un certo punto sono sembrati, sia agli States (che sospesero le missioni Apollo dopo la fatidica 17) sia ai sovietici, eccessivi rispetto ai risultati pratici e politici che se ne ottenevano. Dell’ottimismo e degli auspici che nel dopoguerra sostennero la guerra stellare tra le superpotenze, così, sembra rimanere traccia, più che nella realtà, nell’immaginario fantascientifico extraterrestre, che continua a produrre film da box office.
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