Il 27 settembre il voto decisivo e la Spagna rischia di saltare. Dopo Barcellona anche i baschi?
Dopo aver sostituito la Birmania con Myanmar, forse dovremo cambiare la Catalogna in Catalunya. Nell’indifferenza pressoché generale, Barcellona si avvia verso un voto che potrebbe rappresentare l’inizio del processo di indipendenza del territorio regionale. Trasformandolo in un nuovo Stato, nonostante l’opposizione di Madrid che ha negato il referendum sull’indipendenza, bollandolo come anticostituzionale. Barcellona ha così dovuto rinunciare al voto esplicito sul proprio futuro ma il presidente catalano uscente, Artur Mas, ha aggirato l’ostacolo trasformando le elezioni regionali del 27 settembre in un pronunciamento sull’indipendenza. Un cartello dei partiti e movimenti che vogliono la secessione da Madrid contro i partiti che sostengono l’unità della Spagna. E se, come sostengono i sondaggi, Mas dovesse conquistare la maggioranza assoluta dei seggi, l’iter per abbandonare lo Stato spagnolo verrebbe avviato per concludersi nell’arco di 12-18 mesi.
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Continua la lettura dell’articolo a cura di Alessandro Grandi per ilGiornale.it —> La Catalogna verso l’indipendenza. E la Spagna ora rischia l’esplosione