Si è svolto a Milano il 10° vertice dell’ASEM (Asia-Europe Meeting) dal 16 al 17 ottobre 2014 e ha avuto come tema “Partnership responsabile per crescita sostenibile e sicurezza”. L’ASEM, fondata nel 1996, è una piattaforma informale di dialogo e cooperazione tra l’Europa e l’Asia per rafforzare la cooperazione politica, economica e culturale. Il vertice è stato presieduto dal Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy in collaborazione con il presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso. L’incontro ha fornito un’ottima occasione per trasmettere un forte messaggio d’impegno verso l’Asia. Durante il summit sono stati trattati temi come la “Promozione della cooperazione finanziaria ed economica attraverso una maggiore connettività Europa-Asia“, il “Partenariato Asia-Europa teso ad affrontare questioni globali in un mondo interconnesso” e “Migliorare il dialogo e la cooperazione tra l’Europa e l’Asia e direzione futura dell’Asem“.
Al vertice hanno partecipato le delegazioni di 53 Paesi: i 29 paesi dell’Unione Europea più la Norvegia e la Svizzera, e i 22 partner asiatici. All’incontro hanno partecipato per la prima volta anche il Kazakistan e la Croazia, diventando cosi rispettivamente il 52° e il 53° stato partner ASEM. Il vertice euro-asiatico ha cadenza biennale e si tiene una volta in Asia e una volta in Europa.
La Mongolia ospiterà l’11° vertice ASEM nel 2016 mentre il 12° incontro dei Ministri degli Esteri (ASEM FMM12) si terrà a Lussemburgo il 5-6 novembre 2015. A latere del vertice si sono svolti molti incontri tra i leader dei paesi partecipanti, ma l’incontro più atteso da tutti è stato quello tra Putin e Poroshenko oltre ai leader europei. Infatti, l’ASEM è stata l’occasione per Putin e Poroshenko di discutere di alcune questioni, tra cui la linea di demarcazione o zona cuscinetto tra la zona rivendicata dai filo russi e quella controllata dall’Ucraina, l’utilizzo dei droni per il controllo del cessate il fuoco, la definizione di alcuni punti di valico e l’utilizzo di video camere, sistemi satellitari e radar, la ripresa delle forniture di gas a Kiev.
A tal proposito, venerdì 18 ottobre, l’agenzia Ria Novosti ha riportato l’annuncio del Ministero dell’Energia russo e cioè, Russia e Ucraina hanno raggiunto un accordo preliminare sul rimborso dei debiti dell’Ucraina, allo scopo di giungere a un compromesso nei colloqui sul gas tra Russia-Ucraina-UE in programma per il 21 ottobre a Bruxelles. “L’Ucraina si assume l’obbligo di pagare 1,45 miliardi dollari per il rimborso del debito esistente entro la fine di ottobre, e di pagare 1,65 miliardi dollari entro la fine del 2014, inoltre, le parti hanno concordato sul prezzo provvisorio di 385 dollari per 1.000 metri cubi, che saranno utilizzati per le consegne nella stagione invernale“. Insomma sembra essere stato un evento molto importante non solo per i temi trattati ma per l’occasione che i leader europei e quello russo hanno avuto a margine di questo, dopo le note vicissitudini della Crimea e Ucraina orientale. Indubbiamente ci sono stati dei passi in avanti e il Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, al termine ha concluso dicendo che quello che emerge dal vertice è un messaggio di cooperazione al dialogo e che l’unica soluzione per uscire dallo stallo in cui verte la comunità è quella di potenziare la collaborazione tra i Paesi.
Elvio Rotondo
Country Analyst
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