Tutti in montagna col Nodo di Gordio a Montagnaga di Pinè. Daniele Lazzeri raduna, come ogni anno, il XVIII questo, la sua variopinta e straordinaria comunità di studiosi, politici, manager, ambasciatori e, perché no, persone curiose ed appassionate di geopolitica. Variopinta perchè ognuno ci partecipa con la sua storia e con la sua ideologia, perché all’ideologia intesa come visione del mondo ancora ci crediamo e rifiutiamo di renderci liquidi, straordinaria perchè ci picchiamo di seguir virtute e canoscenza in tempi di pensiero unico alla faccia della tanto conclamata biodiversità.
The Green Challenge è il tema su cui siamo chiamati ad interrogarci ed a produrre risposte che sfidino la faciloneria con cui viene affrontata, dai media e dal virologo diffuso di turno, la complessa e traumatica transizione economica all’insegna della cosiddetta decarbonizzazione. La nostra patria, visto che coi rigori di Wembley siamo tornati patrioti a riempire le piazze che nemmeno il 10 giugno del 1940, e le sue indicibili classi dirigenti sembrano attratte in un vortice irresistibile di cupio dissolvi, che non è quello di Paolo e Tertulliano, a cui gli uomini e le donne di buona volontà devono reagire facendo proprio il motto gramsciano del pessimismo dell’intelligenza e dell’ottimismo della volontà. Per richiamare il finale del Mucchio Selvaggio dell’irriducibile Sam Peckinpah, non sarà più come prima ma è qualcosa…
La Redazione
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