Ormai è chiaro. L’Italia è uscita. Non, però, dall’Unione Europea o perlomeno dall’euro, come vagheggiavano i, cosiddetti, “sovranisti”, fino a quando non sono stati folgorati sulla a Via di Damasco del Dragone… E neppure dalla NATO, vecchio sogno degli anti-atlantisti radicali, di sinistra come di destra.Più semplicemente è uscita… dal Mondo. Si è spostata su un altro piano. Una diversa dimensione dell’essere. Un universo parallelo.Gli americani e i russi sono vicini allo scontro frontale come mai prima. Come neppure ai tempi di Stalin. O della crisi di Cuba. E alla Casa Bianca, un Presidente – per altro eletto in modo alquanto “rocambolesco” – accusa il suo omologo del Cremlino di “essere un assassino”. Mosca ritira l’ambasciatore a Washington.E noi? Noi ci preoccupiamo del Ministro Speranza, del suo avvenire, della sua paura, patologica, quando vede anche solo due persone insieme in auto. E ci tormentiamo perché nessuno riesce, o vuole, rimuovere codesto signore, che sostiene ad oltranza politiche di chiusura. E che sta portando alla distruzione il nostro sistema economico. E alla disgregazione il nostro tessuto sociale.
Mosca e Kiev sono ormai al conflitto diretto. Londra e Varsavia hanno convocato gli Ambasciatori russi. La Gran Bretagna sta dislocando aerei da guerra nelle basi in Romania. Ponte aereo militare americano porta rifornimenti, mezzi, armi in Ucraina. E, probabile, anche truppe. Da noi il generale Figliuolo lancia proclami in cui promette di mandare l’esercito a vaccinare i cittadini casa per casa. E sembra che questa sia l’unica preoccupazione di figure di vertice delle nostre Forze Armate. Forze che, intanto, verranno ritirate dall’Afghanistan. Ma per essere, a breve, subito ridislocate in prossimità del teatro ucraino.Tutte le Cancellerie del mondo sono in grande agitazione. Si cerca di evitare un conflitto che, ora come ora, appare più che probabile. Ma il nostro Ministro degli Esteri annuncia trionfante di aver ottenuto tre milioni di dosi di vaccino dagli USA. E i giornali solo di questo parlano. Queste sono le notizie date dalle televisioni. Gli unici, ossessivi, temi del dibattito pubblico. E di quello privato. Dai talk show all’osteria. No. Questa non è l’Italia. E neppure uno Stato da operetta, una Repubblica delle banane. È il nulla. L’Italia si è trasferita altrove. In una dimensione aliena.Piccola nota a margine. Se dovesse davvero scoppiare un conflitto, ricordo che, nonostante tutto, questo Staterello è ancora membro di un’alleanza. E che sul suo territorio si trovano basi americane e testate nucleari. Vedi Aviano. Pensateci. Così, tanto per variare ogni tanto. Per ridimensionare le paure quotidiane… Con altre paure. E minacce ben più temibili.
Andrea Marcigliano
Senior fellow think tank “Il Nodo di Gordio”
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