L’Iran considera i suoi missili capacità militari in grado di contrastare i suoi rivali regionali.
L’Iran considera i suoi missili capacità militari in grado di contrastare i suoi rivali regionali e nonostante le sanzioni internazionali, che hanno limitato notevolmente la capacità di Teheran di sviluppare le forze armate convenzionali, il Paese è diventato sempre più autosufficiente nello sviluppo di missili balistici. Infatti, tale sviluppo sarebbe stato influenzato anche dalla necessità di rispondere al crescente numero di sistemi antimissili balistici dei paesi del Golfo e di Israele.
Le vicine nazioni arabe del Golfo, ospitano basi militari americane che hanno in dotazione moderni aerei da combattimento e batterie antimissili acquistate dagli Stati Uniti.
Il 31 ottobre, il capo della guardia rivoluzionaria paramilitare iraniana (IRGC), il Generale Mohammad Ali Jafari, ha riferito ai giornalisti che il leader supremo, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha limitato il raggio dei missili balistici sviluppati nel Paese a 2.000 km.
Il raggio di 2.000 chilometri include gran parte del Medio Oriente, tra cui Israele e basi militari americane nella regione. Questa potrebbe essere una preoccupazione per gli Stati Uniti e i suoi alleati. Il programma missilistico balistico iraniano non è stato incluso nell’accordo sul nucleare del 2015, raggiunto con le potenze mondiali.
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Continua la lettura dell’articolo di Elvio Rotondo, Country Analyst de “Il Nodo di Gordio” L’Indro->Missili iraniani: strategia di deterrenza?