Se ne è andato in poco più di tre mesi. Come mi aveva detto in una delle nostre ultime telefonate “André, nun ce sta nulla da fa’. Me manca poco.”
Così, secco e asciutto, come era non solo nel fisico. E con quel suo modo di parlare romanesco, o meglio Testaccino, tutto particolare. Che noi, fra amici, definivamo il “cochese”.
Già, perché Marco Cochi era orgoglioso di essere romano de Roma da 7 (e più) generazioni. E, soprattutto, del Testaccio. Però, per paradosso, parlava un inglese impeccabile, con l’accento, colto e raffinato, di Oxbridge. Dove aveva fatto un master. Ed un’altro se l’era preso alla London of Economics’. Una, non la sola, delle ragioni per cui è stato uno dei pochissimi italiani chiamati a collaborare a “News Week”.
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