Anche il Trentino deve prestare attenzione alle evoluzioni inerenti la Via della Seta e i rapporti tra Italia e Cina. Ad affermarlo l’Assessore alla cultura per la Provincia Autonoma di Trento nel corso deI convegno sul protocollo d’intesa internazionale denominato “via della seta”, svoltosi venerdì a Trento. L’incontro, organizzato da Il Nodo di Gordio, ha voluto affrontare il delicato argomento dei rapporti tra Cina e Italiaanche alla luce del conflitto in Ucraina e di quanto questo possa coinvolgere il Trentino, un territorio che – così come ricorda Bisesti – si caratterizza per un forte export con i vari Paesi lungo cui scorre la via della seta.
L’intervento di Mirko Bisesti si è infatti concentrato sui recenti sviluppi riguardanti la via della seta e sulle possibili ricadute che ciò potrebbe comportare per il territorio trentino. Bisesti ha sottolineato come la via della seta non è solo un’importante connessione bilaterale tra Italia e Cina, ma coinvolge anche numerosi paesi situati lungo la rotta. Questo rappresenta un’opportunità per il Trentino, che potrebbe beneficiare economicamente sia attraverso lo sviluppo delle sue attività di export verso questi paesi stranieri, sia dal punto di vista della ricerca e dello sviluppo dell’economia.
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