L’agricoltura europea è di fronte ad un cambiamento epocale che dovrà tener conto dell’innovazione sempre più rapida e di un mutamento che vada in direzione di maggior qualità, di un ritorno dei giovani nei campi e del recupero delle aree disagiate a prescindere dai meri aspetti produttivi.
Sono alcuni elementi illustrati da Herbert Dorfmann, europarlamentare e membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, nel suo intervento a Montagnaga di Pinè nel corso del convegno sull’alimentazione organizzato dal think tank Il Nodo di Gordio.
Dorfmann ha ricordato che il bilancio agricolo dell’Unione europea vale 55 miliardi di euro, dunque un terzo del bilancio complessivo. Ma in buona parte dei Paesi europei il reddito medio degli agricoltori è più basso rispetto alla media generale. Perché una fetta consistente del prezzo pagato dai consumatori per gli acquisti alimentari non va a contadini e allevatori ma a chi opera nei servizi.
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