Sulle tracce di Marco Polo non si muovono soltanto i commerci internazionali, ma anche le diplomazie. Tra difficoltà e successi, tra alleanze strategiche e tutela degli interessi del Paese e dei suoi cittadini. E alla diplomazia italiana, lungo la rotta dei viaggi del grande veneziano, è dedicato l’ultimo libro pubblicato da Nodo di Gordio e Vox populi: ‘Il sogno di Marco Polo. Proiezioni della politica estera italiana dal Mediterraneo all’Asia Centrale‘.
Il volume presenta interventi di ambasciatori stranieri in Italia e italiani all’estero, ma anche analisi, prospettive e studi affidati a ricercatori, esperti, giornalisti, allo scopo di offrire un panorama complessivo che parte da alcuni aneddoti storici sulla diplomazia delle città marinare italiane, per arrivare alle opportunità di oggi e a quelle che si presenteranno nei prossimi anni.
L’arte della diplomazia è in continuo mutamento e un ruolo crescente assume l’aspetto culturale, basti pensare all’attività svolta da realtà come il Goethe Institut o il Cervantes, veri punti di forza per le relazioni internazionali, rispettivamente, di Germania e Spagna. La cultura, utilizzata come elemento fondamentale del soft power e come chiave d’accesso in ogni parte del mondo, spiega il libro, diviene uno strumento operativo particolarmente utile anche per i nostri diplomatici: non solo a sostegno dell’attività politica, ma anche come ‘facilitatore’ per le attività commerciali ed economiche.
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Continua la lettura della recensione su l’Almanacco della Scienza, mensile a cura dell’Ufficio Stampa del Centro Nazionale delle Ricerche –> La diplomazia di Marco Polo