Oltre l’emergenza. Daniele Lazzeri spiega l’importanza del settore per tutto il cuore cittadino «Il Comune crei un gruppo di lavoro dedicato alla rinascita economica e culturale di Pergine»
Pergine. C’è un altro argomento che deve tornare al più presto d’attualità in questa situazione legata all’emergenza sanitaria, proprio in nome di quella ripresa “alle porte”. Soprattutto quando le strade sono deserte, le serrande chiuse e in un momento in cui anche a Pergine aleggia quel senso di disperazione misto ad arrendevolezza, si parla della cultura. Ne parla Daniele Lazzeri, presidente del centro studi internazionale “Il Nodo di Gordio”, consigliere d’amministrazione del Centro Servizi Culturali S. Chiara e animatore di iniziative culturali e artistiche. E allora Daniele Lazzeri parla «di sostegno alle attività culturali, al mondo dello spettacolo, a tutte quelle manifestazioni che arricchiscono la nostra comunità». «Confcommercio ha più volte sottolineato che 1 euro investito – si ribadisce “investito” e non speso – dal settore pubblico in cultura, genera una ricaduta economica positiva per le attività commerciali locali pari a più del doppio. Ristoranti, alberghi, aziende di trasporti, bar, negozi, tipografie ma anche musicisti, attori, società che forniscono service tecnici, sono tutti operatori economici che beneficiano della presenza di un centro storico dinamico ed effervescente, animato da eventi culturali e manifestazioni in grado di attrarre pubblico anche da altri territori. Senza calcolare un altro impatto per nulla secondario: quel bene prezioso che è la socialità. Un valore aggiunto che non è monetizzabile e che mai, come in questo momento, abbiamo imparato ad apprezzare con nostalgia».
Continua a leggere l’articolo sul Trentino: https://www.giornaletrentino.it/cronaca/pergine/la-cultura-come-volano-per-rilanciare-l-economia-1.2330226