Pergine. Si è aperta ieri la XVII edizione del workshop annuale di geopolitica ed economia internazionale organizzato dal think tank Il Nodo di Gordio e dal centro studi Vox Populi, che terrà banco…
Pergine. Si è aperta ieri la XVII edizione del workshop annuale di geopolitica ed economia internazionale organizzato dal think tank Il Nodo di Gordio e dal centro studi Vox Populi, che terrà banco in questo fine settimana a Montagnaga di Piné e a Levico Terme. Lucio Gardin e i suoi Dialoghi Mediterranei hanno simbolicamente tagliato il nastro di questa serie di incontri, alleggerendo un programma interessante e molto impegnativo. Proprio il Mediterraneo sarà al centro del workshop: “Nike – Vincitori e vinti nei nuovi equilibri mediterranei” è il titolo della tre giorni che porterà in Alta Valsugana ambasciatori, ricercatori, analisti, vertici militari e giornalisti.
«Se a livello globale ci troviamo di fronte ad un confronto sempre più duro tra Washington e Pechino – sintetizza il chairman de “Il Nodo di Gordio” Daniele Lazzeri – alle crescenti mire di Mosca di espandere la sua influenza oltre i Balcani, sino al Mediterraneo orientale, alla crisi e frammentazione crescente della Ue, incapace, in tale frangente critico, di darsi una pur minimale strategia comune e al continente africano sempre più sul punto di implodere di fronte ad un’emergenza alimentare senza precedenti, affrontare il tema della centralità del Mediterraneo non è una visione miope, limitata al “giardino di casa”, ma il tornare a considerare il Mare Nostrum come il più sensibile termometro della febbre che sta attraversando l’intero globo. Una febbre che potrebbe facilmente esplodere in una diversa pandemia, questa sì davvero mortale».
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