Se Caligola aveva destinato al suo cavallo un posto nel Senato romano, il neo presidente argentino Mauricio Macri ha offerto al suo cane la poltrona presidenziale. E ha immortalato in una foto il suo fedele amico, provocando una forte indignazione in coloro che credono ancora nel valore delle istituzioni.
Ma per Macri pare diventato un obbligo, quello di épater les bourgeois, di sbalordire i benpensanti argentini. Così, dal balcone della Casa Rosada, ha provocato gli avversari festeggiando l’elezione con un balletto mentre la vice presidente si esibiva cantando in stile karaoke. Lo stesso balcone che aveva visto i discorsi di Evita Peron, e gli argentini non hanno gradito la caduta di stile. Come sono rimasti allibiti davanti alla “rottamazione” dei quadri che raffiguravano le grandi figure dell’America Latina, immagini sostituite con arte contemporanea.
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Continua la lettura dell’articolo di Alessandro Grandi e Mauro Margoni de “Il Nodo di Gordio” su Gli Occhi della Guerra –> Il cane di Macri e il cavallo di Caligola