Di recente sono stato invitato a partecipare ad una raccolta di saggi, io li definisco modestamente punti di vista, per la pubblicazione quadrimestrale Il Nodo di Gordio. Il titolo del numero di dicembre era War Games: giochi di guerra. Mentre scrivevo la mia riflessione sullo scenario futuro dei droni, riflettevo sul concetto di gioco e di guerra.
E’ da poco passato l’evento di Parigi e differenti giornali, di solito di area nazionalista, inneggiano alla guerra dell’Islam contro l’Occidente. Nella pubblicazione cui ho partecipato si affronta, grazie al contributo di altri analisti, differenti scenari di impiego di risorse in ambito bellico. Tuttavia il tema forse più interessante scaturito dal convegno (organizzato per presentare la pubblicazione ai decision maker di esercito e governo), a cui ho preso parte, era la gestione stessa delle risorse e la loro flessibilità. La guerra a cui spesso si fa riferimento è quella simmetrica: due o più eserciti che si scontrano.
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L’articolo completo di Enrico Verga, su IlFattoQuotidiano.it —> Guerre per gioco e giochi di guerra: cosa serve alle democrazie per affrontare il terrorismo