A seguito degli ultimi eventi sullo scenario internazionale, i rapporti tra Egitto e Russia continuano ad essere sempre più forti. Come riportato anche nell’articolo del “Nodo di Gordio” il 23 settembre 2014, le sanzioni, imposte alla Russia da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, hanno rappresentato una buona occasione per l’apertura dei mercati tra Russia e Egitto.
Dopo gli accordi militari avvenuti durante l’evento “The Africa Aerospace and Defence-2014” tenutosi in Sud Africa, ne sono stati firmati altri più recenti tra i due paesi. Proprio durante la visita di due giorni al Cairo del Presidente russo Vladimir Putin (9 e 10 febbraio 2015) è stato firmato l’accordo che prevede l’adesione da parte dell’Egitto alla zona di libero scambio con l’Unione economica euroasiatica che comprende Russia, Armenia, Bielorussia e Kazakistan.
I due paesi hanno raggiunto anche l’accordo sulla creazione di una zona commerciale russa vicino al canale di Suez. Attualmente, le imprese russe hanno partecipazioni in più di 400 aziende egiziane. Nel 2014 lo scambio commerciale tra i due paesi era attestato a 4.5 miliardi di dollari, circa l’80 % in più rispetto all’anno precedente. Putin è un sostenitore chiave, non arabo, del presidente Abdel Fattah al-Sisi, che ha subito dure critiche da Washington per la forte repressione sul dissenso seguito all’estromissione del leader islamico Mohammed Morsi, nel luglio 2013.
Russia ed Egitto lavoreranno congiuntamente su nuovi progetti d’investimento, in particolare nel settore dei trasporti, la produzione, e l’energia – petrolio e nucleare. La Russia aiuterà l’Egitto a sviluppare le centrali nucleari e ad addestrare il personale per creare una nuova industria nucleare nel paese. Il capo del fondo d’investimento russo Kirill Dmitriyev e il suo omologo ministro egiziano, Ashraf Salman, hanno firmato un Memorandum of Understanding (MOU). Secondo gli accordi, il Fondo di Investimento russo fornirà supporto in tutte le fasi della creazione del fondo d’investimento del paese arabo.
L’Egitto continua ad essere un paese molto importante sia dal punto di vista geopolitico, per la sua posizione strategica, che per l’impegno nella lotta al terrorismo islamico.
Elvio Rotondo
Country Analyst