Le Olimpiadi non sono la panacea per tutti i mali e neppure il male assoluto. I Giochi olimpici moderni hanno rovinato Atene ma hanno rilanciato Barcellona. Ed è vero che le Olimpiadi invernali del 2026 sono state assegnate a Cortina e Milano praticamente senza avversari, ma possono diventare comunque una grande opportunità di crescita sportiva, turistica, economica.
Al di là delle peculiarità italiane che obbligano a puntare su eventi eccezionali (Olimpiadi, campionati mondiali di qualsiasi tipo, vertici internazionali) per veder realizzate opere strutturali ferme da tempo, i Giochi offrono grande visibilità alle località che li ospitano ed alle aziende che operano in quei territori. L’importante è saperne approfittare con competenza e professionalità.
Le Olimpiadi di Torino 2006 sono state un banco di prova che ha evidenziato problemi e vantaggi. È stata realizzata la linea di metropolitana che attendeva da decenni, ma sono stati costruiti anche impianti rimasti poi inutilizzati e con un pesante impatto ambientale. Ci sono state aziende, come AnziBesson, che hanno fornito giaccavento e tute da sci a numerose squadre nazionali (conquistando anche la medaglia d’oro in discesa libera grazie alla super tuta), ed altre che non sono state capaci di farsi conoscere anche perché restie ad investire.
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