La Polonia ha in programma la costruzione di un nuovo canale per aggirare un tratto di costa controllato dalla Russia, mentre il paese cerca di liberarsi dalla dipendenza del suo vicino. Con un costo stimato di 209 milioni di euro, il canale collegherà la laguna della Vistola, nel nord est della Polonia, con il Mar Baltico. Una volta approvato il progetto, la costruzione sarebbe prevista tra il 2015 e il 2022.
Il progetto proposto più volte sin dal crollo del comunismo in Polonia, sarebbe finanziato in modo massiccio dai fondi dell’Unione Europea.
Attualmente, tutto il traffico di mare dalla laguna e il fiorente porto di Elblag deve viaggiare attraverso le acque russe per arrivare al Mar Baltico. Il canale taglierà attraverso una stretta striscia di terra di un chilometro che separa la laguna dal mare.
L’approvazione della sua costruzione segna una svolta per il governo di centro-destra della Polonia guidata da Donald Tusk, il Primo Ministro. Un anno fa aveva respinto i piani per il canale, ma la guerra in Ucraina orientale, con le relative conseguenze in ambito internazionale, avrebbe fatto cambiare idea al governo polacco, secondo quanto riportato dal Telegraph.
Stanislaw Lamczyk, deputato e membro del comitato d’infrastrutture del parlamento polacco, in una sua dichiarazione alla stampa polacca ha detto: “Abbiamo bisogno di rispondere alla situazione geopolitica. La crisi Ucraina ha dimostrato chiaramente che abbiamo bisogno di contare di più su noi stessi e diventare indipendenti dal nostro grande vicino.“
La Polonia ha un contratto di cinque anni con la Russia in materia di diritti di navigazione dalla laguna al mare che scade quest’anno, e si teme che Mosca possa non estendere l’accordo. Varsavia è stato uno dei più duri critici del Cremlino durante la crisi Ucraina e ha chiesto all’UE di adottare una linea dura con Mosca.
Anche prima della crisi in Ucraina, la Polonia avrebbe cercato di indebolire l’influenza russa, in particolare, spingendo per una politica energetica comune dell’UE. La Russia ha imposto il divieto d’importazione di frutta e verdura dalla Polonia il 1 agosto, prima che l’Unione Europea annunciasse l’embargo. Recentemente, la Polonia avrebbe chiesto all’Unione Europea un compenso per i suoi coltivatori di mele, colpiti duramente dall’embargo russo.
In considerazione dei rapporti sempre più difficili tra i due paesi, la maggior parte dei polacchi si aspetta che la Russia colpisca il loro paese con ulteriori sanzioni punitive.
Elvio Rotondo
Country Analyst
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