Dallo scorso giugno, il movimento transnazionale degli Jihadisti dello Stato Islamico ha preso il controllo di ampie aree della Siria e dell’Iraq allarmando non solo le popolazioni locali ma anche la comunità internazionale per le possibili conseguenze nei propri paesi. Il Regno Unito è uno di questi dove centinaia di giovani islamici si arruolano tra le file degli Jihadisti in Siria o in Iraq.
Il governo del Regno Unito, in risposta all’inquietante situazione, ha elevato il livello della minaccia terroristica da “sostanziale” a “grave“. L’attuale livello di allerta, il secondo più alto dei cinque possibili livelli di minaccia del Regno Unito, indica come “altamente probabile” un attacco terroristico al Paese.
L’aumento del livello della minaccia non sarà necessariamente visibile per le strade, ma è un segnale della crescente preoccupazione e dell’attività di sicurezza, dietro le quinte, che coinvolge tutti gli organismi d’intelligence e di sicurezza del Regno Unito. Il livello più alto è detto “critical” – quando un attacco è imminente. I funzionari hanno finora utilizzato questo livello due volte nel paese – nel 2006, dopo la scoperta di “bombe liquide” destinate ad aerei di linea, e l’anno successivo, quando gli estremisti hanno tentato di collocare bombe all’aeroporto di Glasgow e nel West End di Londra. In base alle informazioni in possesso, il governo del Regno Unito utilizza i livelli di minaccia di terrorismo per indicare le probabilità di essere attaccati.
Il livello è stabilito dal “Joint Terrorism Analysis Centre” e dal Servizio di Sicurezza (MI5).
I livelli di minaccia terroristica del Regno Unito sono:
- Critical – (l’attacco è considerato imminente);
- Severe – (l’attacco è altamente probabile);
- Substantial – (forti possibilità di attacco);
- Moderate – (attacco possibile ma non probabile);
- Low – (attacco improbabile).
Anche gli altri Paesi europei hanno espresso il timore che i loro cittadini che hanno aderito all’ISIS possano tornare a casa addestrati ed equipaggiati per compiere atti terroristici. Ma la risposta britannica sembra essere tra le più drastiche.
Mentre negli Stati Uniti l’intelligence e le forze dell’ordine americane hanno identificato quasi una dozzina di americani che si sono recati in Siria per combattere per lo Stato Islamico in Iraq e Siria (ISIS), il gruppo militante che rappresenta la più grande minaccia per gli Stati Uniti dal 2001 dagli attacchi di Al Qaeda. Il NYT riporta che, secondo alti funzionari americani, è sempre più difficile tenere traccia degli americani che si recano in quei luoghi. In molti casi, le agenzie di intelligence americane vengono a sapere della presenza degli americani solo dopo che sono giunti nei luoghi di destinazione.
Elvio Rotondo
Country Analyst
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