Terra Madre non nasconde che l’appuntamento del prossimo Salone del Gusto di Torino (al via il 22 ottobre) deve rappresentare qualcosa di molto diverso da una semplice esposizione di cibi e bevande. Slow Food, che ha creato il Salone e che ha fatto nascere Terra Madre, vuole valorizzare l’agricoltura famigliare. Sia perché rappresenta l’80% delle imprese del settore ed il 50% della produzione di cibo nel mondo, sia perché e’ un baluardo della sovranità di ogni popolo e di ogni nazione.
Cibo come risorsa per sopravvivere, senza imposizioni da altri Paesi e da multinazionali. Ma cibo anche come cultura, come strumento della diplomazia internazionale. Anche per questo a Torino arriveranno i rappresentanti di oltre 100 Paesi. Contadini, pescatori, allevatori, raccoglitori. Per un confronto libero e aperto che deve portare a collaborazioni e sinergie senza obblighi. Sperando che diventi un esempio anche per l’Expo di Milano.
Alessandro Grandi
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