Il V Congresso economico fa i conti con le correzioni a ribasso dell’economia del Paese
Matteo Marsini, Francesca Oresta
Lo scorso 8 Ottobre il Governo turco, per voce del Vice Primo Ministro Ali Babacan, ha annunciato il programma economico nazionale di medio termine. Ad attirare l’attenzione di economisti ed osservatori internazionali, la netta diminuzione del tasso di crescita atteso, ed il parallelo aumento degli obiettivi relativi all’inflazione e alla disoccupazione.
Il Governo ha ridotto l’obiettivo del tasso di crescita per il periodo 2014-2016 dal 4% al 3.6% per quest’anno, e dal 5% al 4% per il prossimo anno. Il programma prevede inoltre che il tasso di inflazione della Lira Turca raggiungerà il picco dell’8.9% entro la fine del 2013, per poi stabilizzarsi attorno ad una media del 5% nel corso del prossimo triennio. Andamento similare sarà infine quello previsto per il tasso di disoccupazione, che da un dato medio dell’8.5% degli ultimi due anni, tenderà ad approssimarsi pericolosamente al 10.1%.
«Un inquietante campanello d’allarme per la salute dell’economia del Paese», spiega Babacan, «che tuttavia non si distacca dal quadro economico mondiale così come stimato dal Fondo Monetario Internazionale, che ha previsto un calo della crescita globale dello 0.5% nel solo 2014».
Del programma di medio termine, e di altre questioni economiche di alto profilo, si occuperà il V Congresso Economico di Izmir dal titolo “Turkish Economy in the light of the Global Economic Restructuring”, che avrà luogo nella città turca dell’Anatolia occidentale dal 30 Ottobre al 1 Novembre. Prenderanno parte all’evento personalità di massimo rilievo in campo politico, economico e scientifico, tra i quali lo stesso Vice Primo Ministro turco Ali Babacan, il Presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim, l’ex Presidente del Massachusetts Institute of Technology Professoressa Susan Hockfield, ed il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio Roberto Azevedo. Ad inaugurare la tre giorni di conferenza, gli interventi del Presidente della Repubblica di Turchia Abdullah Gül e del Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdoğan.
Tra i temi cardine del Congresso, stabilità e crescita economica; strategie di concorrenza; pochi risparmi nazionali, forte dipendenza dall’importazione energetica e basso valore aggiunto nazionale alla produzione come problemi strutturali dell’economia turca; efficienza del mercato dell’impiego e aumento dell’occupazione nel sistema Turchia.
Il Nodo di Gordio, per mezzo di una delegazione, sarà presente a Izmir e seguirà attivamente i lavori della conferenza. Un’opportunità per rafforzare ed intensificare i rapporti tra il Think Tank italiano e i rappresentanti politici ed economici del Paese turco.
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