As time goes by, mentre il tempo passa, canta in Casablanca al pianoforte Sam, che se lo sentono quelli di BLM parlare da Zio Tom ce lo cancellano anche da YouTube. Passa per i pochi di noi degli anni cinquanta che ci sembra di assomigliare sempre più al Michele Apicella di Nanni Moretti e vagheggiamo una realtà secondo logos, mentre il khaos sembra essere la cifra di questo tempo. E così, attaccati all’immagine della mamma che ci portava dal pediatra a fare il vaccino come rito di iniziazione, rimaniamo storditi dall’open day, dall’hub, dalle file, insomma da queste nuove offerte sacre dello smart people. La vaccinazione eterologa poi, noi pochi ed infelici che eravamo rimasti alla sola fecondazione e ci sembrava già tanto, quando un autorevole quotidiano nazionale ha ironizzato parlando di un Negroni di anti-Covid. Scatenandoci il ricordo del Bar Negroni di Amici miei in via dei Renai. Ed allora, ridagli, si torna sempre lì, alla clacsonata del Melandri e del Perozzi ed alla supercazzola del Conte Mascetti…
La Redazione
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