Secondo i documenti presentati dal Ministero della difesa sudcoreano per la commissione difesa della Assemblea Nazionale, il libro bianco sulla difesa del 2018 includerà una “valutazione qualitativa” delle capacità militari delle due Coree e cioè l’esercito della Corea del Nord non sarà più descritto come quello avente una schiacciante superiorità rispetto a quello della Corea del Sud.
Il libro bianco della Corea del Sud è un documento di programma biennale per la Difesa, dove viene delineato il futuro delle forze armate, in termini di risorse da destinare e di investimenti da attuare.
Secondo quanto riporta il Korea Herald, verrà tracciato un quadro accurato della capacità della Corea del Sud nel rispondere alla minaccia militare nordcoreana, che è stata spesso amplificata, in quanto le sue capacità erano “misurate” da standard quantitativi come il numero di truppe e pezzi di artiglieria. “Utilizzando una valutazione quantitativa, la Corea del Nord è stata descritta con una schiacciante superiorità rispetto alle forze armate sudcoreane”. “La valutazione non riflette le reali capacità dei nostri militari.” La pubblicazione del documento biennale è prevista per la fine dell’anno.
Ci sono state crescenti critiche sul fatto che le precedenti edizioni del Libro bianco della difesa ponessero maggiormente l’accento sulle forze militari convenzionali della Corea del Nord rispetto alle capacità di guerra sudcoreane che hanno invece acquisito superiorità, rispetto a quelle della Corea del Nord, investendo in risorse navali e aeree avanzate. I libri bianchi non hanno pienamente incorporato tali informazioni per la preoccupazione di ostacolare gli sforzi di acquisizione da parte dei militari.
Il precedente Libro Bianco sulla difesa del 2016, ad esempio, incentrato sul confronto quantitativo delle capacità militari convenzionali delle due Coree riportava che le truppe nordcoreane erano più numerose di quelle del sud con un rapporto di 2 a 1, il numero di sottomarini maggiore da 7 a 1 e quello degli aerei da combattimento di 2 a 1.
Esperti militari, tuttavia, hanno espresso preoccupazione sul fatto che finché la minaccia nucleare della Corea del Nord persisterà e le sue capacità nucleari resteranno non contabilizzate, la “valutazione qualitativa”potrebbe fornire informazioni fuorvianti sulla sua effettiva minaccia militare. Il libro bianco della difesa del 2016 riportava anche che la Corea del Nord possedeva di 50 chilogrammi di plutonio e che la sua tecnologia di miniaturizzazione nucleare avesse fatto “progressi significativi”.
Mentre il governo sudcoreano è impegnato a ridurre la tensione e a costruire la fiducia con la Corea del Nord, il ministero della difesa di Seoul starebbe cercando di non riferirsi alla Corea del Nord come ad un suo nemico ufficiale nel prossimo libro bianco, ma adotterebbe espressioni meno ostili per descriverne la minaccia militare. Nel precedente documento per la difesa del 2016 si affermava che “finché la minaccia militare della Corea del Nord persiste, il suo regime e il suo esercito sono considerati nemici”. La prima volta che la Corea del Nord fu menzionata nel Libro bianco come principale nemico era il 1995, un anno dopo che il delegato nordcoreano minacciò di trasformare Seoul in un “mare di fiamme” durante i colloqui inter-coreani.
In questo momento, il Ministero della Difesa sudcoreano si troverebbe a fronteggiare anche il problema della cyber defense e starebbe prendendo in considerazione l’elaborazione di regole di ingaggio nel cyberspazio per affrontare efficacemente le crescenti minacce provenienti dalla Corea del Nord e da altri “players” non identificati. Secondo alcune fonti, le forze armate starebbero sviluppando proprie contromisure cibernetiche, sebbene non siano noti i dettagli su quali tipi di strumenti possano essere impiegati. La decisione arriva in un momento in cui il numero di attacchi informatici contro le forze armate del paese è in costante aumento negli ultimi anni. Secondo i dati, da gennaio ad agosto di quest’anno, ci sarebbero stati 3.587 tentativi di hackeraggio contro il Ministero della Difesa e le forze armate. Questo si confronta con 1.434 casi rilevati durante tutto il 2013. Dei 16.931 attacchi rilevati dal 2013 ad agosto di quest’anno, la Corea del Nord è stata confermata come responsabile di 244 casi. Si presume che la maggior parte degli altri provenga da attori non meglio identificati in paesi terzi. Di fronte alle crescenti minacce cibernetiche, il Ministero della Difesa sud coreano ha recentemente dichiarato di aver accantonato 13,9 milioni di dollari nel piano di spesa previsto per il 2019 per creare un sistema di risposta efficace.
Elvio Rotondo
Country Analyst