“Questa mattina alle 6.53, ora italiana, nel contesto del suo viaggio intorno al mondo, la nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci ha doppiato, per la prima volta nei suoi 95 anni di vita, a vela, Capo Horn. La nave, partendo dall’ultimo porto toccato, Punta Arenas nella Patagonia cilena, raggiunta navigando attraverso lo Stretto di Magellano, ha affrontato una difficile navigazione negli stretti passaggi dell’area per giungere nell’Oceano Pacifico. Qui si è diretta verso Est, per effettuare il transito al largo di Capo Horn con il vento e il mare a favore, provenendo entrambi da Nord Ovest. Il passaggio da Est a Ovest, infatti, pur essendo quello più “normale”, dovendo la nave trasferirsi dall’Oceano Atlantico all’Oceano Pacifico, già impegnativo di per sé, sarebbe stato assai difficoltoso in quelle condizioni per il Vespucci, nave a vele quadre con una ridottissima capacità boliniera (ossia di “andare contro vento”). Bisogna poi pensare che la nave non ha l’equipaggio al completo, mancando gli allievi dell’Accademia Navale (imbarcheranno a luglio, nel corso della sosta a Los Angeles), che, pur non avendo l’esperienza dei nocchieri di bordo, costituiscono comunque una sostanziosa “forza lavoro”. Ma il desiderio di intagliare questa “tacca” sul timone del Vespucci, ossia il passaggio da Capo Horn, croce e delizia dei velisti di tutto il mondo, ha fatto sì che fosse pianificato comunque un transito al largo dell’estremo Sud del continente sudamericano, effettuato a vela alla velocità di 10 nodi. L’evento, eccezionale per il Vespucci, lo è anche per la Marina Militare tutta, visto che l’unica nostra nave militare ad averlo effettuato è stato il cacciatorpediniere Luigi Durand de la Penne, durante il giro intorno al mondo, ad agosto del 1996 (allora navigò da Est a Ovest, ma, a parte le dimensioni della nave, il Comandante fu favorito da condizioni meteorologiche inaspettatamente favorevoli). Ad ogni modo l’impresa del Vespucci e del suo equipaggio, ormai in navigazione verso Valparaiso, in Cile, che raggiungerà il prossimo 28 aprile, resterà certamente negli annali della Marina Militare e della marineria a vela in genere, oltre che nei ricordi di chi potrà dire: io c’ero!”.
Andrea Liorsi
Contrammiraglio (Ris) e Senior Fellow della FONDAZIONE Nodo di Gordio