In troppi parlano del, cosiddetto, “incidente diplomatico” di Ankara senza alcuna cognizione di causa. Ovvero senza la minima nozione dei protocolli diplomatici che regolano incontri come quello. E che, ai competenti, risultano perfettamente rispettati, come ha spiegato chiaramente sul Corriere della Sera l’ambasciatore Carlo Marsili, che essendo stato a lungo Ambasciatore in Turchia, e poi a capo del personale della Farnesina, in tale materia può decisamente tenere cattedra.
Spiace, per altro, osservare come a questo coro scomposto e inopportuno, abbia unito alle altre la sua, ben più autorevole, voce anche il Presidente Draghi. Non avendo alcuna propensione per analisi dietrologiche – che potrebbero portare all’idea di un mero pretesto per creare attriti con un partner per l’Italia fondamentale – ci limitiamo a pensare ad una scarsa conoscenza delle regole vigenti nella diplomazia internazionale. E a consigliare al Presidente del Consiglio italiano di prendersi un valido consigliere diplomatico.
Andrea Marcigliano
Senior fellow think tank “Il Nodo di Gordio”
© RIPRODUZIONE RISERVATA