La sicurezza nazionale passa anche attraverso la sicurezza energetica. E considerando che i consumi di gas in Italia sono in crescita da 12 trimestri consecutivi, è evidente che sicurezza significa anche garantire un adeguato approvvigionamento dal maggior numero di fornitori possibili.
Inutile illudersi che siano le fonti energetiche rinnovabili a poter sostituire, nel breve e medio periodo, le fonti tradizionali, poiché si calcola che nel 2040 le rinnovabili potranno coprire il 27% del fabbisogno.
Diventa quindi indispensabile il progetto Tap (Trans Adriatic pipeline) che porterà in Puglia il gas naturale in arrivo dall’Azerbaijan. Eppure le proteste non mancano, trasformate in opportunità di polemica politica perfetta per la campagna elettorale. Trascurando il fatto che la costruzione del gasdotto è stata accolta con grande soddisfazione in Grecia e Albania dove si è compreso che Tap è collegato a nuove opportunità di lavoro ed è accompagnato da compensazioni consistenti per i territori attraversati. Compensazioni già previste anche in Puglia e decisamente superiori a quelle per la Tav in Val Susa.
Continua a leggere l’articolo di Augusto Grandi Senior fellow del Nodo di Gordio su Il Giornale: http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sicurezza-e-sviluppo-passano-tap-1498037.html