Si è svolta a Mosca il 25 maggio 2015, la seconda riunione di quest’anno, della Commissione per la cooperazione militare e tecnologica con i paesi stranieri. Il Presidente della Federazione Russa ha presieduto la riunione riassumendo i risultati raggiunti nel 2014 in questo settore ed esponendo i piani russi per i prossimi tre anni. Secondo quanto riportato dall’Ufficio Stampa del Cremlino, le esportazioni militari russe hanno raggiunto la cifra di oltre 15,5 miliardi dollari nel 2014. Nel 2013 sono state vendute armi e attrezzature militari per un importo pari a 13,2 miliardi di dollari.
Il Presidente Putin ha dichiarato che il livello delle esportazioni russe è stato costante negli ultimi tre anni. Questo colloca la Russia con fiducia al secondo posto tra i paesi esportatori mondiali. Si tratta di un risultato importante su quello che è un mercato difficile e in rapida evoluzione. Gli istituti di statistica internazionale hanno posto gli Stati Uniti al primo posto con il 31 % del mercato mentre la Russia al secondo posto, con il 27 % del mercato. Gli altri paesi esportatori seguono a distanza.
Putin ha continuato facendo notare che questi risultati sono il frutto di un lavoro sistematico per promuovere beni e tecnologie russe nel settore della cooperazione della tecnologia militare. Lo scorso anno, le aziende russe della difesa hanno partecipato a 24 saloni internazionali, le merci russe sono state esportate in 62 paesi, e la Russia ha accordi tecnologici militari con 91 paesi in totale.
Le misure adottate per ottimizzare il quadro giuridico per la cooperazione tecnica militare hanno avuto un effetto notevole. Le procedure decisionali in questo settore sono state semplificate notevolmente nel corso dell’ultimo anno. Secondo il Presidente Putin ora è più facile per le aziende e agenzie russe rimanere in contatto con i partner stranieri in tutte le fasi, dalla progettazione del prodotto alla manutenzione. Nel 2014, hanno firmato nuovi contratti per un valore complessivo di 14 miliardi di dollari. Oggi, il portafoglio di ordini per l’esportazione è stabile e arriva a più di 50 miliardi.
La Russia continuerà a sviluppare i legami in questo settore con tutti gli alleati e partner strategici. Allo stesso tempo, continuerà ad implementare i programmi di sostituzione di importazione nel settore della difesa e all’espansione in nuovi mercati.
La Russia non vuole sviluppare la cooperazione tecnologica militare solo con i clienti tradizionali. Hanno anche piani per l’espansione di nuovi mercati. Il Presidente russo ha proseguito dicendo che questo, naturalmente, impone di organizzare le attività di commercio estero con attori della cooperazione tecnologica militare, in modo da soddisfare le esigenze del mercato globale delle armi di oggi ed essere in grado di rispondere rapidamente alle circostanze mutevoli.
E’ necessario continuare a sviluppare una vasta rete di centri di servizio per il post-vendita dei prodotti russi, sfruttando il potenziale offerto dalle commissioni intergovernative e i gruppi di lavoro che rappresentano le agenzie responsabili per lo sviluppo della cooperazione tecnologia militare.
Il Presidente russo ha concluso ponendo l’accento sulla produzione congiunta, portando l’esempio dei partner indiani. La Russia è tradizionalmente il maggior fornitore di armi di Delhi. Secondo quanto riportato in un articolo di Jamestown, nel periodo 2009-2013, l’India è stata il più grande acquirente mondiale di armi, con un volume d’importazioni quasi tre volte superiore a quello di Cina e Pakistan, considerati tra i maggiori importatori di armi. La Russia è stata il principale fornitore indiano di armamenti nel corso degli ultimi cinque anni, pari al 75 % degli acquisti.
Elvio Rotondo Country Analyst