Gran Bretagna primo mercato da record, seguita da Germania e Stati Uniti
Sempre più Italia nel mondo, almeno sulle tavole dei buongustai. Lo scorso anno le bottiglie di Prosecco Doc vendute all’estero hanno sfiorato i 200 milioni di bottiglie. Un riconoscimento di qualità per gli oltre 10mila coltivatori che lavorano nelle vigne per offrire un’eccellenza del made in Italy.
La Gran Bretagna, con 55 milioni di bottiglie importate ed un balzo del 60%, ha conquistato il primo posto tra i mercati del Prosecco, con una quota del 27,2%. Seguita dalla Germania che, con 42 milioni di bottiglie ed una quota del 21,1%, è stata spodestata dalla prima posizione ma continua a precedere gli Stati Uniti che vedono le importazioni crescere del 34,2% per un totale di 37,6 milioni di bottiglie del vino veneto ed una quota del 18,8%.
“Il 72 % dell’intera produzione di Prosecco Doc – spiegano al Consorzio di tutela – viene lavorato come “spumante” , il restante 28%, quindi meno di un terzo, viene realizzato nella più semplice versione “frizzante”. In Germania si verifica un fenomeno controtendenza rispetto agli altri mercati. Mentre in Italia e nel resto del mondo si privilegia la qualità spumante, in Germania si consuma soprattutto frizzante tanto che il 61% della quota export destinata ai tedeschi consiste in Prosecco con il tappo raso e solo il 7 % in versione spumante con tappo a fungo. Le ragioni di tale scelta non sono tanto legate a un fattore culturale quanto al fatto che il Prosecco frizzante non è soggetto alla penalizzante accisa di 1,02 € che incide invece su ogni bottiglia di Prosecco che varca il confine con il tappo a fungo.
Ma il successo del Prosecco è solo uno degli esempi del crescente interesse verso il vino italiano. In Langa si stanno muovendo compratori americani interessati alle vigne dove nasce il Nebbiolo da Barolo, vigne che costano anche più di 1 milione di euro all’ettaro. Una sorta di corsa al Made in Italy agroalimentare anche in vista di Expo.
Maria Infantino
Il prosecco è anche il vino più prodotto in Italia, sebbene non sia un’uva nazionale, ma autoctona e coltivata solo in Veneto e in Friuli: circa 8 mila aziende vinicole lo producono, delle quali l’80% risiedono in Veneto e il 20% in Friuli, oltre 7000 ettari coltivati in Italia, per una produzione annua di oltre 150 milioni di bottiglie (dati aggiornati al 2010). – qui i conti non tornano, mi sa che ci vuole l’antisoundig identyclick !!
Rispetto ai suoi dati il numero delle aziende è cresciuto del 20% ed i dati sono quelli ufficiali del Consorzio di Tutela. Dunque senza taroccamenti..