La Russia starebbe per modificare la dottrina militare a causa della crisi Ucraina e della presenza della NATO in Europa orientale. Mikhail Popov, un consigliere del Cremlino, ha detto che il deterioramento delle relazioni con gli Stati Uniti e la NATO si rifletteranno sulla revisione della strategia militare russa. La NATO ha fatto sapere, lo scorso lunedì, che rafforzerà la propria presenza in Europa orientale per proteggere i Paesi membri. Il Ministro della Difesa dell’Ucraina ha accusato la Russia di lanciare una “grande guerra” che potrebbe causare decine di migliaia di vite – accuse smentite dalla Russia, la quale nega di sostenere attivamente i ribelli. Nel frattempo le forze dell’esercito ucraino avrebbero ricevuto l’ordine di ritirarsi da un aeroporto nell’est del Paese, nei pressi della città di Luhansk, teatro di scontri.
Il vice segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Russia ha riferito all’agenzia di stampa russa “RIA Novosti” che “l’infrastruttura militare degli Stati membri della NATO” è “sempre più vicina ai confini russi“. Le azioni pianificate della NATO rappresentano una delle principali “minacce esterne” della Russia. Al momento non si conoscono i dettagli relativi ai cambiamenti della dottrina militare russa. La Nato ha annunciato i piani per una Forza di reazione rapida di diverse migliaia di truppe per proteggere i Paesi membri dell’Europa orientale contro una possibile aggressione russa, stabilendo nuove basi militari nella regione e schierando carri armati in Estonia, Paese membro della NATO che confina con la Russia.
Il Segretario della NATO Anders Fogh Rasmussen ha detto che la forza, composta da truppe a rotazione fornite dagli Stati membri, sarà in grado di essere dispiegata entro le 48 ore. Inoltre ha aggiunto che l’equipaggiamento e i materiali militari sarebbero stati pre-posizionati nei Paesi appartenenti alla NATO, a est, in modo che la forza possa “viaggiare leggera, ma colpire duro, se necessario“.
Elvio Rotondo
Country Analyst
© RIPRODUZIONE RISERVATA