Si continua a discutere della mai sopita volontà cinese di invadere l’isola di Formosa, oggi Taiwan. Non si parla più del se, ma del quando, viste le più che note dichiarazioni del governo cinese sulla riunificazione dell’isola alla madre patria. Anche con la forza se necessario, possibilmente entro il 2049, e secondo alcuni non si può escludere che l’impresa possa essere tentata molto prima.
La Cina è da tempo impegnata nel potenziamento della spesa militare ad un ritmo senza precedenti. Negli ultimi dieci anni Pechino ha più che raddoppiato il suo budget per la difesa e figura al secondo posto al mondo, dopo gli Stati Uniti, con circa 292 miliardi di dollari nel 2022, il 4,2% in più rispetto al 2021 e il 63% in più rispetto al 2013. La spesa militare cinese è aumentata per 28 anni consecutivi.
Taiwan, da parte sua, vista l’enorme disparità di forze, in caso di invasione cinese, avrebbe deciso di adottare una nuova dottrina militare per fronteggiare le mire annessionistiche di Pechino, basata sul concetto di “difesa asimmetrica”sfruttando soprattutto la morfologia dell’isola, per rendere lo sbarco delle forze cinesi il più arduo possibile.
Continua a leggere l’articolo di Elvio Rotondo, Country Analisi del Think tank “Il Nodo di Gordio” su Analisi Difesa: https://www.analisidifesa.it/2023/08/taiwan-si-rafforza-e-si-prepara-per-ogni-evenienza/