Karine Elharrar, la ministra israeliana alle infrastrutture, affetta da distrofia muscolare e costretta su una sedia a rotelle, alla fine ce la fece ad entrare al Cop26 di Glasgow, superando le barriere architettoniche…il giorno dopo. Le cronache riportano che si è dovuto muovere lo stesso governo di Tel Aviv per consentire l’esercizio di un diritto basilare, sbandierato ad ogni occasione dall’ONU ma evidentemente non sempre praticato. In barba tra l’altro alla partecipazione di uno Stato che non è certo uno dei meno importanti a livello geopolitico globale.
Oddio, di simili cattivi esempi abbonda il Belpaese e noi ne conosciamo direttamente diversi. Quella delle barriere architettoniche è stata una delle lotte più comuni dentro la scuola post-68, però via proprio non ce l’aspettavamo nel cuore dell’ambientalismo chic internazionale, 400 aerei privati scusateci se è poco, impegnato a dettare alle masse da disciplinare i principi del Green Deal.
Se fossimo quindi nei panni del cardinale segretario di Stato Parolin inviato da Papa Francesco ad appoggiare la causa della decarbonizzazione per aiutare le popolazioni più povere e vulnerabili, saremmo più cauti. Fratres omnes è vero, ma le élite digitali-verdi più fratelli degli altri, se è vero che non abbiamo sentito ancora neanche una parola sui bambini nelle miniere del Centro Africa impegnati a migliaia ad estrarre con le mani il coltan ed il cobalto per le Big Tech del nostro futuro distopico. Una volta la Chiesa, quella latino-americana in particolare, stava con Garabombo l’Invisibile contro l’United Fruit Company, lotta di classe vera e dura, sempre attuale altro che Pachamama…
Vabbè, lo ammettiamo siamo provocatori imperdonabili, la Fontana di Trevi ci piace di più con Totò, Caciocavallo ed il grande Taranto e così la pensano certamente anche Agrippa e Clemente XIII, e la Glasgow che amiamo è quella di Ken Loach, quella di The Angel’s Share e godiamo come matti alla riuscita della truffa sull’whisky. E siamo sicuri che il Principe De Curtis e Nino Taranto aiutati da Robbie ed i suoi amici quella ministra se la sarebbero presa sulle spalle e l’avrebbero fatta entrare subito…di forza…il primo giorno.
La Redazione
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