Chissà perché, gira che ti rigira, io finisco sempre per tornare a Dante. E non c’entra un bel nulla con sta storia delle celebrazioni di quest’anno. A me questa memoria ad orologeria mai è piaciuta. Sa troppo di retorica fasulla. E, per quanto in generale, non è mistificazione. Peggio ancora, ma musealizzazione, imbalsamazione… E Dante non lo si può imbalsamare, né trasformare in un Busto da Museo delle Cere. È troppo intenso, troppo vasto e complesso. Troppo vivo, ma come appunto Papini volle intitolare quella che resta la più felice biografia del Poeta, “Dante Vivo” .
Comunque, ricorrenze o no, io a Dante ritorno sempre. E non tanto perché lo voglia, o perché abbia l’atteggiamento maniacale dello studioso… cosa che non sono, nè sono mai stato. È piuttosto la vita che mi ci fa tornare. O un destino, fate un po’ voi…
Come in quella storia che ho raccontato ieri, di quanto accadutomi nell’ultima giornata del XVIII Wks de Il Nodo di Gordio…
Continua a leggere l’articolo di Andrea Marcigliano, Senior Fellow del think tank “Il Nodo di Gordio”, su Electomagazine: https://electomagazine.it/dante-e-unamica/
Guarda anche il video “SOL INVICTUS LECTIO MAGISTRALIS DANTE E LA TRANSLATIO IMPERII” di Idealweb Tv: https://www.youtube.com/watch?v=EY5pLQVgtS0