“I viaggi sono i viaggiatori. Quel che vediamo non è quello che vediamo, ma ciò che siamo”
Rubo questa frase al mio amico Brunello di Cusatis, finissimo intenditore di poesia. E grande studioso di Pessoa. Perché è una frase di Pessoa. O meglio di Bernardo Soares, un eteronimo… un alter ego. L’autore del Libro dell’inquietudlne.
È una frase secca. Essenziale. Nello stile della prosa aforistica proprio di Pessoa, quando lo spirito di Soares si incarnava in lui… Ma è una frase che dice molto più di tanti, verbosi, volumi. Perché va dritta al nocciolo, senza tanti arabeschi.
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