Negli anni sessanta HH2, così veniva chiamato Heriberto Herrera per distinguerlo dal più famoso Helenio, volle anticipare senza Cruijff il calcio totale all’olandese con il cosiddetto movimiento, vincendo peraltro uno scudetto con la Juve più per la clamorosa gaffe a Mantova del grande Giuliano Sarti che per il suo giuoco. A noi giovani di allora pareva un gran casino. Ci è riaffiorato il ricordo in questi giorni grazie al tourbillon, lo chiamavamo così al tempo dell’umiliazione patita a Middlesbrough dalla Corea del Nord, generato dai media sul green pass. Tra annunci macroniani, varianti un tanto al chilo, lamenti degli operatori turistici sulle disdette, studenti bloccati all’estero o forse no, i virologi ormai chi li conta più, multe salate ma le misure di Conte sono state dichiarate incostituzionali e tante volte qualcuno gli venisse in mente di fare una class action e se la Merkel piange BoJo ha perso gli europei e gli scozzesi godono ed il pullman di Chiellini e Bonucci ed il PIL promesso già sfumato…Insomma è venuto il mal di testa pure a chi non ne soffre. Siamo arrivati a pensare che fosse un’ammuina, un’agitarsi per attrarre la benevola attenzione dei superiori, come chiosa la Treccani, lasciamo a voi la libertà di individuare i superiori. Però a consolarci di questo khaos distopico ci aveva già pensato il Perozzi, quando sul letto di morte al prete venuto per l’estrema unzione confessa la supercazzola prematurata come fosse antani con scappellamento a destra…
La Redazione
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