E così abbiamo spezzato le reni anche al Galles, altro che la Thatcher con la chiusura delle miniere. Dopo la nuova Lepanto del 3 a 0 alla Turchia, con cui abbiamo vendicato lo schiaffo di Erdogan a Giustiniano per la ri-islamizzazione di Santa Sófia, non Sophia quella è la Loren. Nel 1453, nonostante il quasi Papa Piccolomini, eravamo stati divisi tra genovesi e veneziani, con i soliti francesi, ma quali cugini, che avevano fatto i furbi e ben gli sta a Macron che gli sono andate male le amministrative! Senza trascurare che le abbiamo suonate anche agli svizzeri, saldando i conti del mondiale del 1954, che ci sono antipatici per quella ostentata sussiegosa neutralità bancaria. Le cose vanno benissimo, il 76% dei giovani, movida compresa, si emoziona ascoltando l’Inno di Mameli e poco importa se a suo tempo si sia compromesso con Salò, acqua passata ci ha pensato l’amnistia di Togliatti. Certo quando ascoltiamo Patty Pravo cantare Tripoli 1969 ci piglia ancora un po’ il magone e quel benedetto Figliuolo fa un po’ di confusione coi vaccini, ma quel che conta è che Mancini è molto bravo, ci ha ridato l’orgoglio patriottico, aveva ragione il decano Mario Sconcerti. Però occhio ai dentisti, Pak doo-ik sembra fosse in verità un insegnante di educazione fisica, ce n’è sempre uno sulla nostra strada, perché nel Belpaese si fa presto a passare dalle stelle alle stalle…
La Redazione
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