Ce l’abbiamo fatta. È stata la notizia della domenica. “Il secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia 5B è rientrato nell’atmosfera sull’Oceano Indiano, in un’area vicina alle isole Maldive”, così ci rassicura RaiNews. La traiettoria italica è stata quindi esclusa dal pericolo remoto di una caduta dei detriti del razzo nel suo rientro incontrollato. Certo che con tutta la spazzatura che, dicono, ristagna nella ionosfera c’è da temere che qualche astrofisico da talk show prima o poi lanci l’idea di un nuovo lockdown, in italiano “confinamento carcerario”, e proponga di anticipare il coprifuoco per preservarci dal pericolo che ci caschi addosso qualche rottame. Ma prima di questo ci preoccupa di più la ricaduta, è il caso di dirlo, che questa cattiva pubblicità può arrecare alla Belt and Road Iniziative, la via della seta di Xi Jinping, a cui con tanto entusiasmo abbiamo affidato le nostre “magnifiche sorti e progressive”, come Leopardi nella Ginestra chiamava il progresso. Insomma è bastato che lo Zio Sam non levasse il piede dal tubo dell’ossigeno…
La Redazione
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