Il Libano è, da sempre, il tallone d’Achille del Medio Oriente. E, al contempo, il termometro delle febbri che attraversano tutto il mondo arabo.
Una camera di decantazione, dove fluiscono e contrastano tutte le tensioni della regione. Politiche e religiose.
È la stessa composizione, il variegato mosaico del popolo libanese a far sì che le cose vadano in questo modo.
Non semplicemente musulmani e cristiani. Che sarebbe già un mix di per sé complesso. Retaggio delle Crociate, dei regni franchi di Terra Santa… ma ulteriori linee di demarcazione fra sunniti e sciiti, da sempre divisi dalla Fitna. E i drusi, probabilmente ultimi eredi degli Ismaeliti. Una setta gnostica, che da secoli è religione, e parte politica, a sé stante.
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