Ne parliamo con Michele Mario Elia, country manager per l’Italia di Tap
Sarà forse il caldo dell’estate o il fascino del mare, ma in questo periodo le tensioni per la realizzazione della parte italiana di Tap (Trans Adriatic Pipeline) sono praticamente svanite. Michele Mario Elia, country manager per l’Italia di Tap, è convinto che, dopo l’estate, i lavori possano riprendere regolarmente.
”Perché noi” – spiega intervenendo al workshop del think tank ‘Il Nodo di Gordio‘ a Montagnaga di Pinè (Trento) – “abbiamo tutte le autorizzazioni necessarie per proseguire i lavori e pensiamo di rispettare i tempi previsti. Dunque dovremmo concludere tutto all’inizio del 2020”.
Un intervento molto rapido, come rapide, sottolinea Elia, sono anche le iniziative che stanno coinvolgendo le popolazioni interessate dai lavori con una serie di interventi che puntano allo sviluppo del turismo ed al rafforzamento sociale ed economico del territorio.
A cominciare dai corsi di cucina e da un master di un anno per 35 laureati, nel settore turistico alberghiero. Master totalmente gratuito, precisa Elia, e che ha visto una rigorosa selezione tra gli oltre 350 giovani che si erano candidati. Ma ci sono anche corsi informatici e di lingue, sempre con l’obiettivo di far crescere il territorio in ogni suo aspetto.
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