“Da Baikonur alle stelle”, l’Italia nello Spazio
da l’Adige del 25.10.201
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di STEFANO CHEMELLI
Dire «Il nodo di Gordio» e Centro Studi «Vox Populi» equivale a affermare un centro di qualità perginese già proiettato nel futuro. Addirittura nello spazio in questa fatica editoriale che raccoglie contributi di eccellenza su tematiche legate alle risorse di una galassia che interessa davvero le strategie di colonizzazione, versatili e amplissime dell’etere, intesa nella sua accezione più ampia. «Da Baikonur alle stelle, Il grande gioco spaziale», VXP Il Nodo di Gordio, Pergine 2013 , raccoglie in duecento pagine voci autorevoli dell’European Space Agency, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Agenzia Spaziale Italiana e di Thales Alenia Space, dove la ricerca è incarnata dalla forza propulsiva di una trentina: quella Samantha Cristoforetti che alla fine del prossimo anno diverrà la prima italiana libera negli spazi interstellari. Baikonur è un sito di importanza mondiale, in un paese, il Kazakhstan, già pronto a raccogliere sfide inimmaginabili che sono a portata di mano, in progetti che interessano l’umanità intera, attraverso la collaborazione di enti di ricerca con una molteplicità di soggetti.
Scienza pura e applicata nello spazio hanno rivoluzionato la vita terrena (pace maker, Gps, sensori, alluminio di titanio) ma basterebbe citare la prodigiosa accelerazione in campo meteorologico, le conoscenze planetarie, le strumentazioni bio-medicali, che hanno portato anche l’Italia a essere protagonista grazie a Alenia Spazio, Avio e Asi e all’Istituto di acustica e sensoristica Corbino del Cnr, a interagire con la Stazione spaziale Internazionale, con contributi importanti nei moduli logistici, nella cupola della stazione, nel laboratorio scientifico Columbus, nell’automazione dei veicoli di trasferimento. Malerba, Cheli, Guidoni, Vittori, Nespoli, Parmetano, Bellutta, e la nostra Samantha Critoforetti sono nomi che diverranno sempre più noti, perché rappresentano l’iceberg di una tensione, di una azione e reazione, protesa verso lo spazio, inteso come opportunità di sviluppo e opportunità, la famosa e ormai leggendaria crescita. Si intrecciano in questo contesto, strategie militari, economiche, culturali, sanitarie, elettroniche, aereonautiche, e di vita quotidiana nello spazio per le generazioni a venire, con tecnologie stratificate (armi antisatelliti, microsatelliti, tecnologie con Radio-Frequenze, Laser) e una presenza massiccia di potenze vecchie e nuove: Stati Uniti, Cina, India, soprattutto. Prevale su tutto ancora la logica militare di marca statunitense, ma gli sviluppi ulteriori di scelte politiche graveranno sugli esiti di una comunità internazionale investita da una globalizzazione economica tutt’altro che trasparente. Eppure questa Europa che tanto ci fa soffrire dispone di centri non secondari nella ricerca di natura spaziale (Roma, Madrid, Parigi, Colonia; Darmstadt, Noordwijk), con compiti di responsabilità nel grande progetto della Stazione Spaziale Internazionale e dell’Esplorazione del Sistema Solare, dove si concentrano le speranze di un’ulteriore progressione della collaborazione tra Stati e Continenti, nel verso laborioso e produttivo della ricerca permanente nello spazio, con fini di carattere scientifico e tecnologico. Il lettore troverà nel testo dettagli tecnici di pregio, in una pubblicazione rivolta al grande pubblico, ma con un taglio di grande professionalità. Tutto ciò avviene a Pergine, non sulla Luna. Impreziosiscono il libro i «Disegni dello Spazio» di Othmar Winkler, donati da Ivo Winkler, per l’occasione, e facenti parte della collezione del Museo dell’aeronautica «Gianni Caproni» di Trento. Sono quindici tavole, con la copertina, che faranno riflettere anche gli sguardi più distratti.
Piccolo scrigno l’intervista a Samantha Cristoforetti, in esclusiva per Il Nodo di Gordio e Vox Populi, che lasciamo alla bontà di coloro che impareranno a conoscere da vicino questa trentina d’eccezione (sono più di quanto si pensi, ma bisogna valorizzarli). Dice bene Augusto Grandi : è un’Italia che funziona quella che opera nel settore aerospaziale, l’Italia meritocratica e selettiva, che non esercita certo grande influenza in un paese dominato dalla corruzione a tutti i livelli, ma sono questi esempi che nutrono la speranza. Ermanno Visintainer ci dona uno splendido saggio, una sorta di viaggio del pastore errante in un’Asia che la farà da padrona, toccando le corde concrete di una fibra e di una cifra colta e immaginifica al tempo stesso: Il cosmo e Baikonur nell’immaginario collettivo kazako, tra sciamanesimo e Islam. Geopolitica che interessa lo spazio, un terreno sul quale Daniele Lazzeri e i suoi referenti (Bruno Strim, Pier Francesco Guarguaglini, Marco Ferrazzoli e Rosanna Dassisti, Mariano Bizzarri e Mario Cosmo, Giuseppe Morsillo, Piero Messidoro e Franco Fenoglio, Paolo Zammatteo, Andrea Marcigliano), portano il Trentino nel mondo.