Da ragazzino giocavo, talvolta, a Risiko. Gioco che era subentrato a quelli più infantili, come il Monopoli. Che in verità, mi aveva sempre ben poco attratto… evidentemente, già allora, non avevo alcun desiderio di diventare un palazzinaro. O un capitalista.
Il Risiko, invece, si coniugava con la mia passione per la storia. E la geografia. Era il periodo in cui trascorrevo ore studiando gli atlanti geografici. Ricostruendo a mente, o con l’ausilio dei soldatini/modelli della Airfix (modellini perfetti, di tutte le epoche) le grandi battaglie di Napoleone, la conquista della Gallia da parte di Cesare, l’avanzata della Wehrmacht in Russia e Stalingrado..
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