A che serve una rappresaglia? Come quella che Bibi Netanyahu sta ponendo in atto nella Striscia di Gaza, per ora solo all’inizio, bombardamenti aerei, azioni di corpi speciali… ma che, presto, potrebbe tradursi in una, devastante, azione di terra. Con l’avanzata di carri armati, pronti a spianare buona parte dell’enclave palestinese… a che serve, appunto, tutto questo?
La rappresaglia non è, in genere, in grado di annichilire, ed eliminare totalmente il terrorismo. Anzi, spesso ha un effetto boomerang. Controproducente proprio per chi la rappresaglia ha posto in atto.
Ne abbiamo molti esempi storici. Uno, particolarmente bruciante, e noto, per noi italiani. Via Rasella. Un attentato gappista contro un gruppo di soldati tedeschi (in realtà altoatesini) della riserva. Che andavano a fare la doccia. Dal punto di vista militare un non obiettivo. Inutile. Che causò, per altro, la morte di comuni cittadini italiani che passavano di lì.
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